
La vittoria di Canaletto
La Spezia, 11 settembre 2025 – “Il risultato della gara non si tocca: è quello e tale deve restare. Ha vinto Canaletto”. Il mondo del Palio del Golfo sembra non sconvolgersi più di tanto di fronte alla richiesta di annullamento della gara senior, fatta dal coordinatore settore canottaggio sedile fisso della Uisp spezzina Marco Marchi al coordinatore nazionale. Nel mirino di Marchi l’affondamento della barca del Canaletto (primo al traguardo) da parte di alcuni sostenitori, prima quindi delle previste operazioni post-gara. In casa Canaletto reazioni fra lo stupore e la “massima serenità per quello che è stato il risultato sul campo di gara” dicono dalla borgata canarina. “Siamo tranquilli perchè la Uisp nazionale archivierà tutto: non c’è regolamento che preveda un’iniziativa del genere. Proprio per questo siamo rimasti sorpresi: non è mai avvenuto l’annullamento di una gara perchè non è piaciuta una tale decisione ad essa collegata. Si tratta di un’anomalia procedurale. E’ come se, facendo un parallelo, un arbitro di un qualsiasi sport chieda la ripetizione della sua partita perchè non è d’accordo con le squalifiche del giudice sportivo sui giocatori. Chi ha scritto la lettera è uscito dal suo ruolo, ha preso un’iniziativa non di sua competenza”.
Palio che come noto ha avuto strascichi di giustizia sportiva, conclusi con le pesanti squalifiche per 3 e 5 anni inflitte al presidente Massimo Terenziani e al dirigente Roberto Vivaldi, ma senza la squalifica della borgata del Canaletto. “Su questo aspetto – proseguono dalla Borgata – ci sono stati più gradi di giudizio, quindi la vicenda è finita. Non capiamo perchè si sia voluto andare avanti con una cosa che non c’entra nulla”. Nessun dubbio sull’esito della lettera. “La Uisp nazionale archivierà tutto, non c’è altra strada, la vittoria resterà nostra come giusto che sia”. Nessuna dichiarazione ufficiale invece dalla Borgata di Porto Venere, la prima a presentare ricorso su quanto accaduto alla fine del Palio del Golfo.
Prende invece posizione il sindaco Pier Luigi Peracchini (“in qualità di garante”) partendo da un punto fermo: il risultato della gara è quello maturato sul campo. “Senza entrare nel merito dei procedimenti della giustizia sportiva – dice Peracchini – è necessario prendere atto che l’evento sportivo si è svolto all’interno del quadro delle regole che i soggetti protagonisti della disfida remiera si sono dati e hanno accettato. E non ci sono azioni formali inerenti il risultato della regata, poi confermato in ogni sede e non è oggetto di contestazione. Se esiste una necessità di regole nuove o del ritorno a norme più dettagliate questo, così come in ogni competizione, sarà necessariamente oggetto di un percorso di confronto futuro nei modi e nei tempi stabiliti. Ad oggi il risultato sportivo di questa regata, in un contesto storico come quello del centenario, non può che essere quello del “campo” e quello che le regole accettate dai competitori hanno stabilito e certificato”.