
Le elevate temperature hanno causato un guasto ai server dell’Asl 5: bloccata l’attività sanitaria degli ospedali di Spezia, Sarzana e Levanto (foto d’archivio)
La Spezia, 30 giugno 2025 – Il server va in tilt e tutta l’attività sanitaria degli ospedali provinciali resta bloccata. È successo nella notte tra sabato e domenica quando, a causa delle elevate temperature (il termometro ha toccato i 38 gradi esterni) il server centrale di Asl 5 ha smesso di funzionare, fermando così il lavoro in tutte le unità operative di Levanto e di quelle degli ospedali Sant’ Andrea di Spezia e San Bartolomeo di Sarzana.
Da tempo il personale medico sanitario ha infatti eliminato qualsiasi supporto cartaceo in favore di un’operatività esclusivamente elettronica, che in assenza di connessione telematica, non ha più permesso di accedere a nessun servizio: dalla posta elettronica aziendale, alle cartelle cliniche con relative terapie da somministrare ai pazienti ricoverati, all’inoltro di richieste di esami diagnostici. Un disagio enorme non privo di rischi durato sino alle 11 di ieri mattina, quando il sistema gradualmente ha ripreso a funzionare. Ieri mattina nei reparti e nelle corsie per precauzione sono stati stampati documenti e terapie dal momento che l’ondata di caldo, responsabile della momentanea avaria, è prevista ancora per i prossimi giorni.
“Il blocco del server è stata la conseguenza dell’elevata temperatura della location dove è ubicato – fa sapere Asl 5 – Una problematica che si è verificata a causa di un guasto dell’impianto di condizionamento. Sabato notte i tecnici hanno lavorato, prima per il ripristino di un’idonea temperatura e poi per far ripartire il server. Attualmente la situazione è sotto controllo, gli interventi però continuano per fare in modo che non si verifichino nuovamente disservizi”. Sull’episodio prende posizione Gianluca Tinfena consigliere provinciale e vicesindaco di Arcola.
“L’ennesimo grave disservizio dei nostri ospedali. Ho ricevuto la testimonianza diretta di un cittadino che ha vissuto in prima persona la situazione di caos: il blackout del sistema informatico, avvenuto nella tarda serata di sabato al Pronto soccorso di Sarzana, ha paralizzato l’intera struttura. Il cittadino che mi ha contatto, su invito del personale, è tornato domenica un referto per un trauma distorsivo, ma alle 11 il sistema era ancora fuori uso. Un disagio che ha colpito tante altre persone. Un lavoratore infortunato, dopo due ore su una sedia a rotelle, è stato costretto a rivolgersi all’ospedale di Massa; un’anziana con una spalla sublussata è rimasta oltre due ore su un lettino, mentre il personale cercava di gestire l’impossibile. Nonostante le condizioni proibitive, il personale sanitario ha dimostrato grande competenza e umanità. Ma come è possibile andare avanti ancora in queste situazioni di frequente emergenza? Mi farò portavoce di questo episodio in tutte le sedi istituzionali competenti”.