
Bruno Pisano, commissario dell’autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale
Il materiale dragato dai fondali del porto della Spezia finirà nei cassoni della nuova diga del porto di Genova. Dopo il provvedimento ad hoc varato dal Governo nell’autunno scorso, entra nella fase operativa l’intesa tra le due Autorità portuali liguri: la prima interessata da un piano triennale di dragaggi che, dal prossimo autunno, riguarderanno il canale di accesso e i bacini portuali; la seconda da oltre un anno impegnata nella realizzazione della maxi barriera da 6,2 chilometri, che consentirà l’accesso alle navi di nuova generazione di lunghezza fino a 400 metri. Ieri la firma dell’accordo tra l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale – che raggruppa i porti di Genova, Savona e Vado Ligure – e quella del Mar Ligure orientale, che unisce il porto spezzino e quello toscano di Marina di Carrara. L’intesa prevede il recupero e il riutilizzo, in una prima fase, di 500mila metri cubi di materiale, già caratterizzato, con previsione di conferimento di ulteriori quantitativi previsti dal piano dei dragaggi dell’authority spezzina nel triennio 2025-2027, riducendo così il ricorso allo smaltimento e limitando l’estrazione di nuove materie prime. Il piano di conferimento, elaborato congiuntamente, stabilisce quantitativi, tempistiche e modalità operative, assicurando al contempo gli accertamenti di legge sull’idoneità dei materiali. Un accordo nel segno dello sviluppo infrastrutturale e della salvaguardia dell’ambiente, e che potrebbe diventare esempio virtuoso in Italia e in Europa.
"Con questo accordo compiamo un passo strategico che dimostra come la cooperazione possa generare valore concreto per il territorio e per l’ambiente. I sedimenti dragati che saranno giudicati idonei diventeranno una risorsa per realizzare un’opera fondamentale come la nuova diga foranea di Genova. È un caso unico nel panorama nazionale, che testimonia la capacità delle istituzioni liguri di fare sistema" dice il presidente dell’AdSP del Mar Ligure occidentale, Matteo Paroli, mentre per Bruno Pisano, commissario dell’AdSP del Mar Ligure Orientale, l’intesa è "un segnale di una rinnovata e strategica collaborazione tra le due AdSP liguri. Un passo fondamentale per portare avanti i progetti di sviluppo del porto della Spezia. Il tema dei dragaggi è urgente e prioritario per il nostro sistema portuale. Questa procedura permette un importante passo avanti nel percorso di sviluppo, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale".
Matteo Marcello