
"Sai per l’onomanzia il nome Vincenzo a cosa corrisponde? All’aquila! Nulla nasce per caso. Non mi dimentico di tutti voi"....
"Sai per l’onomanzia il nome Vincenzo a cosa corrisponde? All’aquila! Nulla nasce per caso. Non mi dimentico di tutti voi". Con l’immutata semplicità che lo contraddistingue, Vincenzo Italiano è un dispensatore di umiltà, affetto e disponibilità tipica dei grandi. La fama e il successo non lo hanno cambiato, resta un uomo genuino, attaccato moltissimo a Spezia. Quando gli si racconta che, a fronte della vittoria in Coppa Italia col suo Bologna, il commento di tanti spezzini è stato: "Il fenomeno ha colpito ancora", a Italiano brillano gli occhi in modo sincero: "Sono contento perché in tanti mi hanno riferito di questa cosa. Ciò mi ha reso felicissimo, avere questi attestati di stima e affetto mi ricolma di orgoglio. Ho dichiarato che la Coppa Italia, insieme alle due imprese conquistate a Spezia, sono le mie gioie assolute, io non posso dimenticarmi di voi. Le coppe europee mi sono mancate da calciatore pur avendo fatto campionati importanti in A. Il cammino europeo lascia tantissimo, l’Europa ti fa crescere. La mia carriera è stata un crescendo, ho avuto la fortuna di vivere campionati di alto livello, ma ogni anno riparto da zero col massimo impegno. È bello restare se stessi, conservando l’umiltà. Io e gli spezzini siamo stati in simbiosi perché siamo schietti e genuini, un legame mostruoso al quale mi sono arrampicato".
Fabio Bernardini