
Ok del capoborgata al compromesso raggiunto
La conformazione della struttura realizzata al posto dell’ex lavanderia Onfa ha subito una netta modifica rispetto al piano di partenza, in seguito ad alcune perplessità espresse, tempo addietro, da parte della cittadinanza. A ricordarlo è il capoborgata del Cadimare, Massimo Fabbri: "A oggi possiamo dire, anche se non è quello che avremmo voluto nella sua totalità, che l’impegno preso sulla riduzione del volume dell’edificio è stato mantenuto. Riteniamo di aver dato prova, come popolazione, di saperci muovere per un fronte comune senza arretrare".
Dunque, malumore messo da parte? Nonostante il compromesso raggiunto, alcune attività continuano a lamentare l’ingombro visuale e ambientale portato dalla struttura, criticando, secondo le testimonianze raccolte, il mancato coinvolgimento delle associazioni nella fase precedente alla stesura del progetto. A queste parole il primo cittadino risponde così: "Abbiamo interloquito con la Proloco, condividendo un’idea progettuale. Qualcun altro ha espresso visioni differenti e a quel punto abbiamo dovuto effettuare una sintesi. È impensabile, da una parte, accontentare tutti, dall’altra, dopo la riforma che ha previsto l’abrogazione delle circoscrizioni, avere dei confronti sul territorio che siano totalmente rappresentativi. Non c’è mai stato un investimento così sostanzioso per Cadimare e un conseguente lavoro di riqualificazione per il borgo".