MARCO MAGI
Cronaca

Cento anni di sfide e polemiche. La storia recente si tinge di bianco. Lo scorso anno finì con due goleade

I precedenti tra la società di via Melara e quella marmifera: guida la prima con trentanove successi. L’ultima vittoria dei gialloblù risale al 2009: un 3-0 netto in occasione della sfida di Coppa Italia di Serie C.

Un momento dell’ultima sfida tra le due squadre, giocata il 19 gennaio scorso a Carrara e finita 4-0 per le Aquile

Un momento dell’ultima sfida tra le due squadre, giocata il 19 gennaio scorso a Carrara e finita 4-0 per le Aquile

Quasi cento anni di sfide, polemiche e sfottò: la rivalità tra Spezia e Carrarese è un classico che non conosce tempo, un filo che attraversa generazioni e si rinnova ad ogni incontro. Venticinque anni fa, ad esempio, al Picco campeggiava lo striscione ‘Lo scudetto di Grisù non ve lo danno più’. Era dicembre, e quei teli di stoffa raccontavano l’anima vera di questo derby, fatto di ironia, orgoglio e campanilismo. Un antagonismo che affonda le radici non solo nel calcio, ma nella vicinanza geografica e nella distanza culturale tra due comunità che, pur divise da pochi chilometri, non hanno mai smesso di guardarsi con sfida. Il bilancio parla chiaro: 81 precedenti ufficiali, di cui 54 in campionato e 27 in Coppa. Lo Spezia è avanti con 39 vittorie, la Carrarese insegue con 22, mentre i pareggi sono stati 20. Nonostante i numeri, ogni partita resta un capitolo a sé.

Negli anni Settanta e fino ai primi Duemila, il derby era un appuntamento fisso, una partita capace di spaccare le province e accendere le piazze, con trasferte gremite, coreografie e cori che facevano da colonna sonora a un calcio di provincia, ma con l’atmosfera delle grandi occasioni. Poi, il destino ha separato le strade: lo Spezia ha vissuto l’ascesa in Serie B e il sogno del triennio in Serie A, mentre gli apuani hanno oscillato tra Serie C e D. Ma il derby resta il derby, e lo dimostra la risposta del pubblico: basta leggere i dati degli ultimi incroci per capire quanto pesi ancora questa sfida.

Il primo capitolo della storia risale al 9 ottobre 1927: a Carrara, nel campionato di Prima Divisione (l’attuale Serie D), vinse lo Spezia per 1-0. Al Picco, invece, la prima sfida arrivò il 22 aprile 1928 e finì 3-0 per gli aquilotti, che così inaugurarono anche il primo incrocio in Coppa, nel girone C della Coppa Federale. Per il primo sorriso carrarese bisognerà attendere il 26 maggio 1929: un 2-0 casalingo che entrò di diritto nella storia azzurra. Da allora, tante sfide e tante storie: l’ultima vittoria al Picco per la Carrarese è del 2009, un netto 0-3 in Coppa Italia di Serie C, con gli spezzini in difficoltà e gli apuani scatenati. L’ultimo incontro in campionato, invece, risale all’11 marzo 2012: ospiti avanti con un colpo di testa dell’ex Anzalone, ma Evacuo firmò il pari a nove minuti dal termine, facendo esplodere il Picco. La rivalità, però, si è riaccesa con forza lo scorso anno, quando le due squadre sono tornate a incrociarsi in Serie B. Due derby, due goleade aquilotte: 4-2 al Picco a settembre, con spettacolo e colpi di scena, e uno 0-4 al Dei Marmi a gennaio che resterà negli annali.

Protagonista assoluto Pio Esposito, autore di una doppietta in entrambe le gare, affiancato dai sigilli di Elia, Kouda, Hristov e dal rigore trasformato da Salvatore Esposito. Per i gialloblù, a segno solo Cerri e Oliana nella sfida di andata. Due sconfitte pesantissime per la squadra di Calabro, forse schiacciata dalla pressione di una partita che in città era stata caricata come una finale di Champions. Perché Spezia-Carrarese non è mai una sfida normale: è una questione di identità, di memoria, di appartenenza. Una partita che vale più dei tre punti e che, da quasi un secolo, continua a scrivere pagine che i tifosi non dimenticano. Domani, al Picco, si aggiungerà un nuovo capitolo. E, comunque vada, il romanzo del derby continuerà a vivere nei racconti di chi c’era e nei sogni di chi verrà.

Marco Magi