
I rincari delle bollette idriche sono al centro della protesta dei sindaci della Val di Vara
Il conto in bolletta sui consumi dell’acqua è arrivato salatissimo. Cifre che hanno sollevato la protesta degli utenti e di conseguenza dei sindaci dei territori della Val di Vara interessati. E così i primi cittadini di Beverino, Bolano, Brugnato, Borghetto Vara, Calice al Cornoviglio, Carro, Carrodano, Follo, Pignone, Rocchetta di Vara, Riccò del Golfo, Sesta Godano, Varese Ligure, Zignago hanno preso atto dell’aumento delle bollette dell’acqua potabile a seguito di fatturazioni su consumi stimati eccessivi e delle quali sono state ricevute numerose rimostranze da parte dei cittadini.
I sindaci della Val di Vara hanno evidenziato come nelle recenti fatturazioni dell’acqua il gestore Acam, in mancanza di lettura, stia utilizzando una propria stima non correlata ai consumi storici. "Per altro immotivatamente sproporzionata rispetto anche alle stime del passato che sicuramente conosce. Secondo la norma vigente, la lettura dovrebbe essere garantita ai cittadini almeno due volte all’anno per i piccoli consumi anche per chi non riesce ad effettuare l’autolettura poiché a volte risulta difficile per gli anziani o spesso si trovano contatori di difficile lettura o situati in tombini sotto il manto stradale".
Ma il gestore, in mancanza di lettura e autolettura, dovrebbe attenersi al consumo storico legato all’utenza. "Il fatto ancor più grave – proseguomno i sindaci – è che il gestore, pur avendo affidato il servizio di lettura dei contatori a una ditta esterna, non eserciti alcuna forma di controllo sull’effettivo svolgimento delle letture, neppure nei casi in cui i contatori risultano dichiarati come accessibili nelle stesse bollette".
Nella protesta i sindaci hanno dunque contestato il comportamento nei confronti dell’utenza ma anche dei Comuni. "Abbiamo chiesto – concludono – un intervento affinché venga garantita la tutela del consumatore e assicurata nelle bollette la sola lettura effettiva o quantomeno in caso di stima l’utilizzo dei dati storici di consumo dell’utente, non potendo accettare il comportamento di un gestore che sovrafatturi i costi promettendo poi un rimborso ma che di fatto va a colpire economicamente ed ingiustificatamente la popolazione con esborsi anticipati".