MATTEO MARCELLO
Cronaca

Area marina protetta. Il Parco avvia la procedura per il rilascio dei permessi

Attività di noleggio e locazione, pubblicata la manifestazione di interesse. Dopo le sentenze del Tar, sparito l’obbligo di dotazioni di ecocompatibilità.

Via libera dal Parco nazionale delle Cinque terre al disciplinare integrativo al regolamento dell’Area marina protetta per il 2025, e alla manifestazione di interesse finalizzata a individuare le imprese che svolgeranno attività di noleggio e locazione di unità da diporto all’interno dell’area tutelata. Dopo il terremoto delle scorse settimane, che il Tar che ha impallinato buona parte del disciplinare 2024 – cancellando la parte in cui il Parco aveva subordinato il rilascio delle autorizzazioni alla sottoscrizione di un protocollo tecnico che obbligava le aziende a modificare l’alimentazione delle proprie barche, da endotermica a elettrica – il Parco ha rilanciato e, ottenuta l’approvazione di un disciplinare transitorio da parte del ministero dell’Ambiente – adottato nell’ultima seduta dal Consiglio direttivo – ha pubblicato l’avviso rivolto alle aziende, che ora dovranno manifestare l’interesse a svolgere, nel territorio di competenza dell’Amp, le attività di noleggio e locazione delle unità da diporto. Gli interessati potranno presentare l’istanza utilizzando il modulo pubblicato sul portale dell’ente entro le 12 del prossimo 3 giugno. Secondo quanto stabilito dal disciplinare integrativo, il numero massimo di autorizzazioni rilasciabili per le singole unità da diporto adibite a noleggio e locazione è di 130, non cedibili a terzi. Qualora il numero delle unità da diporto interessate al rilascio dell’autorizzazione superi il numero dei titoli assentibili, l’ente di Manarola procederà all’indizione di apposita procedura a evidenza pubblica al fine di selezionare gli operatori economici ai quali rilasciare l’autorizzazione.

Qualora venisse effettuata la gara pubblica, il Parco ha già stabilito che prioritariamente, e fino al 75% dei permessi, saranno rilasciati alle imprese aventi sede legale nei comuni ricadenti all’interno dell’Amp, indipendentemente dalle dotazioni di ecocompatibilità delle unità da diporto, secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda; poi alle imprese proprietarie di unità in linea con almeno uno dei requisiti di eco-compatibilità, secondo l’ordine cronologico di presentazione dell’istanza; e infine alle restanti imprese proprietarie di unità non in linea con i requisiti di eco-compatibilità previsti dal disciplinare.

Matteo Marcello