
Domani la famosa virologa Ilaria Capua sarà al Granaio Lorenese di Spergolaia
GROSSETO
Al Parco della Maremma arriva la virologa e divulgatrice scientifica Ilaria Capua, che terrà una conferenza sul tema della ‘Salute Circolare’. L’appuntamento è per domani alle 19, nel suggestivo contesto del Granaio Lorenese a Spergolaia. "La Salute Circolare è un concetto facile – spiega l’ex deputata – che prende ispirazione dalla visione degli antichi greci, in particolare Ippocrate, che ha avuto importanza nel delineare determinate responsabilità del medico. Ha detto per primo che la nostra salute è dipendente da aria, acqua, terra e fuoco, e dalle interazioni dei quattro elementi. Io lavoro da molti anni su questo concetto".
Da dove si parte?
"Da un dato. Siamo fatti al 70 per cento di acqua. La beviamo, nutre la terra. Ma l’acqua arriva anche come piogge torrenziali e alluvioni, che portano focolai di zanzare e conseguenti malattie. Così come le microplastiche nel mare, che lo hanno riempito e oggi le troviamo nella catena alimentare. Lo stesso vale per gli altri elementi. Abbiamo visto che durante il Covid dove l’aria era malsana l’infezione si faceva più frequente e più aggressiva. La Terra ci dà da mangiare, vegetali e animali. Se quella terra dà frutti che non sono salubri quella roba va a finire in quello che mangiamo. E poi il fuoco. Mi ricordo in Maremma delle strisce tagliafuoco, che quando ero piccola pensavo fossero strisce da sci, le colline verdi con quelle strisce nel mezzo, oggi sempre più importanti, perché gli incendi ogni anno devastano ampie zone, scaricando gas nocivi nell’aria".
Il Parco quest’anno compie 50 anni, è un’area protetta, la cornice perfetta per parlare di questi temi?
"Il Parco ha investito molto nella biodiversità e la biodiversità è uno dei pilastri della Salute Circolare. Tante più specie ci sono di piante e di animali, tanto più resiliente sarà quel territorio, quell’ecosistema. Ho visto come si pone questo parco di fronte alle sfide che abbiamo oggi e devo dire che è molto avanti, nel promuovere tipi di agricoltura sostenibile. La Salute Circolare parte dal presupposto che noi viviamo in un terrario, un sistema chiuso, quindi nel bene e nel male quello che facciamo dentro ci torna indietro. Sono molto contenta di tornare perché il Parco è attivo, propositivo".
Molti passi avanti son stati fatti, eppure sono ancora molto diffusi atteggiamenti antiscientifici, da cosa dipende?
"La pandemia ci ha insegnato molto, ci ha fatto capire che siamo vulnerabili e ci ha fatto recuperare molti legami. Ma l’eredità peggiore che ci ha lasciato è la polarizzazione delle posizioni e il negazionismo scientifico. Bisogna che tutti insieme ci impegniamo per arginare e ridurre questo fenomeno. Il vero problema del negazionismo, in particolare contro le vaccinazioni, è il pericolo che se le malattie si diffondono poi bisogna gestire e curare le persone e questo rischia di mettere un peso ingestibile sulle nostre strutture sanitarie che già fanno fatica".
Cosa può fare ciascuno nel suo piccolo?
"Spero di riuscire a piantare dei semini di consapevolezza, in questi incontri. Ci sono cose piccole che ognuno può fare e che riguardano la salute di tutti, come raccogliere una bottiglietta di plastica lasciata per terra".
Riccardo Bruni