
La Maremma presa di mira per la transizione energetica: numerose le proposte tra pale e pannelli fotovoltaici (foto di repertorio)
Grosseto, 8 agosto 2025 – La transizione energetica torna ad accendere il dibattito in Maremma. È stato infatti pubblicato sul sito del Mase un nuovo progetto per la realizzazione di un impianto eolico da 60 megawatt di potenza, che interesserà i territori comunali di Castiglione della Pescaia, Grosseto e Gavorrano. Il progetto, denominato “Parco Eolico Grosseto”, è stato presentato dalla società Revalue Wind 1 S.r.l. È attualmente in fase di verifica amministrativa, primo passaggio per l’avvio dell’iter autorizzativo. Non si conoscono i punti esatti dei tre comuni coinvolti così come è blindato il progetto che invece darebbe ulteriori delucidazioni ad esempio sul numero di pale e sulla portata delle opere di connessione.
Quello che invece si sa è che l’impianto si inserisce in una cornice territoriale già interessata da numerose proposte per la produzione di energia da fonti rinnovabili, ma anche da forti tensioni legate alla tutela del paesaggio e dell’equilibrio ambientale. Proprio in Maremma, negli ultimi mesi, sono stati proposti diversi progetti eolici che hanno ricevuto parere negativo da parte della Regione Toscana, tra cui quelli nei Comuni di Orbetello, Pitigliano, Manciano, Scansano e Magliano in Toscana. Su quest’ultimo progetto – che prevede l’installazione di numerose pale eoliche tra Magliano e Scansano – si era già espresso con fermezza il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, dichiarando pubblicamente la propria contrarietà e sottolineando come sia necessario “proteggere il paesaggio agricolo e identitario della Maremma, piuttosto che calare dall’alto progetti industriali privi di dialogo con il territorio”. Le motivazioni alla base dei dinieghi regionali riguardano soprattutto l’impatto visivo e ambientale delle installazioni, giudicato eccessivo rispetto ai benefici energetici attesi.
Adesso anche per il “Parco Eolico Grosseto” si attende il parere del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), che avrà un ruolo decisivo nel proseguimento o meno del progetto. Intanto, proprio in uno dei territori coinvolti – Gavorrano – si lotta anche contro altre soluzioni per lo sviluppo delle rinnovabili. È qui, infatti, che il dibattito è molto acceso per un progetto di agrivoltaico, ritenuto impattante dal punto di vista paesaggistico e non bene integrato con le attività agricole tradizionali. Proprio la moltiplicazione dei progetti sta generando una crescente richiesta di confronto da parte delle comunità locali.