
Juri Frullatori, il 35enne trovato morto nell'androne di casa: non sarebbe deceduto lì
Manciano (Grosseto), 6 luglio 2025 – Lo hanno trovato in terra. Morto, nell’androne della sua casa. Senza maglietta e con i soli pantaloncini. E il suo corpo zuppo d’acqua. Si chiamava Juri Frullatori il 35enne di Manciano che ieri mattina è stato trovato cadavere a due passi dalla sua abitazione in un palazzo di via Gramsci, una delle vie di accesso al paese. Una tragedia che ha scosso tutta la comunità e che ancora deve trovare risposte.
Sì, perchè sono ancora troppi i tasselli che non stanno andando nel puzzle giusto. Prima di tutto l’ora del decesso e soprattutto dove è avvenuto. Anche perché un testimone ha raccontato ai carabinieri che Frullatori sarebbe morto in auto e che lui l’avrebbe portato dentro il palazzo. Un racconto che però non convince gli investigatori.
C’è il sospetto, infatti, che il 35enne sia morto da un’altra parte e poi sia stato portato nell’androne della sua casa. Magari pensando che si trattasse di una crisi passeggera, dovuta forse ad un abuso di qualche sostanza, solo una delle ipotesi in esame per ora. Il testimone ha infatti anche raccontato ai militari di aver provato a rianimarlo gettandogli un secchio d’acqua addosso.
Ecco perché il corpo era tutto bagnato. L’unica certezza, pare, al momento che non si sia trattato di una morte violenta: nel corpo dell’uomo non sono stati trovati segni di violenza. I carabinieri stanno invece sentendo alcuni testimoni e soprattutto stanno visionando le telecamere della zona. Pare infatti che Frullatori sia arrivato a casa intorno alle 20 e abbia detto alla madre di voler trascorrere qualche ora in un bar poco distante da casa. E che poi sarebbe tornato poco dopo. Circostanza questa che non si è verificata.
Anzi, il giovane è stato trovato cadavere a due passi dall’abitazione, tra l’altro anche senza portafogli e cellulare. Un mistero, quest’ultimo, che va dunque chiarito: come mai Frullatori era seminudo, senza soldi, documenti e telefono? Come mai quando si è sentito male non è stato accompagnato all’ospedale? Poteva essere salvato così?
La salma per il momento è sotto sequestro giudiziario ed è molto probabile che la procura disposnga l’autopsia per stabilire causa e orario della morte. Frullatori aveva lavorato come parrucchiere a Milano, poi era rientrato a Manciano e viveva con la sua famiglia (il padre Gianni, la mamma Cinzia) e adesso lavorava in una cooperativa di servizi.