
Gli squilli delle chiarine, sabato, annunceranno l’uscita delle bandiere dalle finestre del Palazzo comunale
Il Palio di Castel del Piano 2025 entra nel vivo con un intenso fine settimana di eventi che accompagneranno la comunità verso l’8 settembre, data centrale della Festa della SS. Madonna delle Grazie, tra spiritualità, arte e identità storica. Sabato il programma si apre alle 18 con la suggestiva cerimonia delle bandiere: gli squilli delle chiarine annunceranno l’uscita delle bandiere dalle finestre del Palazzo comunale, una dopo l’altra seguendo l’ordine di estrazione. Introdotto nel 2022, questo momento sancisce ufficialmente l’inizio dell’imbandieramento del paese da parte delle contrade. Alle 18.15 si terrà la presentazione del Baccile 2025, riconoscimento riservato alla contrada che si distinguerà nel corteo storico dell’8 settembre. Il premio di quest’anno è offerto dall’associazione Misericordia di Castel del Piano ed è realizzato dal pittore Marco Antonucci, già autore di due drappelloni del Palio. Alle 19, nella sala consiliare di via Marconi, sarà inaugurata la mostra ’Nuova Veste’, che presenta i nuovi costumi del corteo storico, realizzati grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e della Regione Toscana. La produzione dei quindici nuovi abiti – tra armati, artigiani e paggi vessilliferi – è stata curata da Valentina Priori, con la consulenza storica di Marco Farmeschi. In mostra anche i bozzetti dell’illustratrice Giulia Rosi. Domenica, spazio alla religione e all’arte.
Alle 11 la Santa Messa, seguita dalla benedizione del Palio in Piazza Madonna alle 12. Alle 12.30, nel Palazzo comunale, sarà svelato il drappellone 2025, realizzato dall’artista Domi Saccardi. Con uno stile che unisce naïf e batik, Saccardi propone opere su seta e incisioni su legno d’ulivo ispirate alla natura e ai ricordi personali, con richiami a macchiaioli e impressionisti.
In serata, alle 21, si terrà la cerimonia di collocazione del Palio e offerta dei ceri nella chiesa della Madonna delle Grazie, seguita alle 21.30 dal concerto degli organi, sempre nella stessa cornice. Un fine settimana che rappresenta l’essenza più profonda della festa: un equilibrio tra memoria, spiritualità e partecipazione collettiva.