
Il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna
GROSSETOUn accordo politico che fa già discutere: il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle appoggeranno alle prossime elezioni regionali il candidato presidente Eugenio Giani. "Un risultato importante per il M5S Toscana che, attraverso un percorso assolutamente democratico e partecipato su cui si sono espressi in rete i nostri iscritti, vede le sue priorità tutte integrate in un progetto di coalizione progressista". Queste le parole della vicepresidente del M5S Paola Taverna che anticipa anche un altro punto dell’accordo, quello di un impegno per una Toscana sostenibile e vicina ai cittadini, fondata su legalità, tutela ambientale, diritti sociali e una sanità pubblica più forte. Il documento che è stato sottoscritto nei giorni scorsi garantisce promesse vincolanti: la tutela ambientale si rafforza con il recupero della legge Marson per fermare il consumo di suolo e un piano di bonifiche potenziato, con un’Arpat più indipendente e sanzioni più severe contro chi inquina. Una legge che però non piace a Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Il sindaco di Grosseto, che qualche settimana fa ha aderito a Forza Italia, si è scagliato contro questa decisione. "Giani si è inginocchiato ai 5 stelle per stringere l’accordo elettorale – ha iniziato il primo cittadino di Grosseto – e ha deciso di riportare in vita la legge Marson, un incubo che già anni fa voleva bloccare le nostre campagne, i vigneti, lo sviluppo del florovivaismo e trasformare l’agricoltura in un hobby da cartolina". Per Vivarelli Colonna "l’agricoltura è impresa, fatica, sudore, lavoro vero che produce reddito, occupazione, ricchezza. Il cuore pulsante della nostra Toscana. La Regione dovrebbe dare una mano a chi salvaguarda il territorio e se ne prende cura, invece si svende e riesuma una legge oscena che condanna gli agricoltori a un futuro fatto di divieti, rinunce, fallimenti". Poi chiude: "Io dico basta. Basta con i vincoli, basta con i divieti, basta con le ideologie ambientaliste estremizzate. La Toscana non può tornare indietro di undici anni. Abbiamo bisogno di investimenti, ricerca, acqua per irrigare, strumenti per combattere gli ungulati, semplificazione vera. Non servono altre catene e altra burocrazia. Dobbiamo difendere chi lavora la terra e chi garantisce il cibo sulle nostre tavole. La Regione ha scelto la strada sbagliata, noi no – conclude Vivarelli Colonna – Noi stiamo dalla parte degli agricoltori".