REDAZIONE GROSSETO

E’ nato il distretto rurale castanicolo

Firmato in Regione l’accordo che sancisce la costituzione del distretto rurale castanicolo toscano, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, delle...

Firmato in Regione l’accordo che sancisce la costituzione del distretto rurale castanicolo toscano, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, delle...

Firmato in Regione l’accordo che sancisce la costituzione del distretto rurale castanicolo toscano, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, delle...

Firmato in Regione l’accordo che sancisce la costituzione del distretto rurale castanicolo toscano, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni castanicole, delle organizzazioni agricole e del mondo cooperativo, e di soggetti pubblici e privati che hanno aderito o aderiranno al nuovo organismo. Il distretto sarà "un pilastro della strategia per la Toscana diffusa", secondo il governatore Eugenio Giani. L’accordo, afferma la Regione, mira a rilanciare "un settore cruciale per la produzione e l’economia rurale" nonché per "esaltare l’identità, la tradizione, il paesaggio delle aree fragili della Toscana, contrastando lo spopolamento e promuovendo uno sviluppo sostenibile".

Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione con delega all’agroalimentare, ha ricordato che "abbiamo investito quasi 2 milioni e mezzo in questa legislatura per sostenere la coltivazione del castagno: abbiamo dato priorità a chi coltiva il castagno anche nei bandi del Psr e adesso del Csr, e abbiamo cercato di fare il possibile per sostenere le aree montane e le aree interne dove troviamo la castanicoltura". La Toscana è la seconda regione italiana per importanza dei castagneti da frutto, con il 18% delle aziende e il 20% delle superfici nazionali, cinque denominazioni tutelate e 17 prodotti agroalimentari tradizionali (Pat) a base di castagne e marroni. Il territorio del distretto ricomprende il territorio di 173 comuni distribuiti su tutta la regione: il 98% della superficie castanicola del distretto ricade nel territorio della cosiddetta "Toscana diffusa". Anci Toscana, la cui presidente Susanna Cenni ha espresso "grande soddisfazione" per l’accordo, è stata individuata come soggetto referente, con il supporto operativo dei Gal (Gruppi di azione locali) quale una scelta che valorizza l’ascolto delle realtà locali.