
L’amministrazione di Grosseto ha pubblicato un avviso per individuare i metodi migliori "Vogliamo evitare i sistemi sonori e luminosi che possono creare ulteriore danno ai cittadini".
GROSSETOIl Comune di Grosseto proverà a mettere un ’freno’ al problema degli ungulati nella frazione di Roselle. Da tempo oramai i cinghiali infatti scorrazzano nell’abitato a due passi dal capoluogo, creando non pochi problemi. Per questo l’amministrazione comunale ha deciso – tramite un avviso pubblico – di mettere in atto metodi ecologici di dissuasione per l’allontanamento di ungulati dalle aree urbane, raccogliendo una serie di preventivi. Infatti, al fine di contenere l’avvicinamento dei cinghiali alla pista ciclabile e alla viabilità nella zona nord del centro abitato della frazione di Bagno di Roselle, il Comune di Grosseto, preventivamente all’attivazione della richiesta di cattura e in ottemperanza alla vigente normativa regionale, intende mettere in atto metodi ecologici di dissuasione. Sono stati analizzati diversi sistemi atti a limitare la presenza degli ungulati in aree urbane e, in considerazione della peculiare ubicazione dell’area interessata, interna ad un centro abitato e adiacente a viabilità di scorrimento, è stato ritenuto di escludere i dispositivi luminosi (in quanto potenzialmente pericolosi per la sicurezza della circolazione) e i dispositivi sonori, inclusi quelli ad ultrasuoni (poiché inciderebbero negativamente sulla popolazione residente e sugli animali domestici presenti nelle abitazioni).Il Comune vuole quindi procedere con la messa in opera di dispositivi odorigeni, i quali risultano innocui sia per gli ungulati che per gli animali domestici e gli esseri umani. Poiché non vi sono spazi utili per la piantumazione di essenze vegetali dissuasive, l’intervento dovrà consistere nello spargimento di sostanze odorigene lungo il lato esterno, di proprietà pubblica, della pista ciclabile interna all’abitato di Bagno di Roselle, per un tratto di circa un chilometro. Le sostanze utilizzate dovranno essere innocue per ungulati, animali domestici ed esseri umani; essere preferibilmente a base di escrementi di predatori (ad es. lupo o cane), in quanto l’odore simula la presenza di animali predatori, risultando efficace come deterrente per i cinghiali e meno percepibile dall’essere umano, riducendo quindi i disagi per la popolazione. Lo spargimento dovrà essere effettuato per una durata complessiva di 2 mesi, nel corso dei quali verrà monitorata l’efficacia dell’intervento.