MATTEO ALFIERI
Cronaca

"Un minuto di silenzio contro tutte le guerre"

GROSSETO Si chiama "Un minuto di silenzio". Ed è l’iniziativa proposta dal Fopags Grosseto (il Forum Provinciale delle Associazioni del Genitori...

GROSSETO Si chiama "Un minuto di silenzio". Ed è l’iniziativa proposta dal Fopags Grosseto (il Forum Provinciale delle Associazioni del Genitori...

GROSSETO Si chiama "Un minuto di silenzio". Ed è l’iniziativa proposta dal Fopags Grosseto (il Forum Provinciale delle Associazioni del Genitori...

GROSSETOSi chiama "Un minuto di silenzio". Ed è l’iniziativa proposta dal Fopags Grosseto (il Forum Provinciale delle Associazioni del Genitori nella Scuola) ai Dirigenti e ai presidenti dei Consigli d’Istituto. "All’interno dell’ampia ed importante cornice del Patto Educativo Scuola/Famiglia - inizia la coordinatrice Daniela Castiglione (foto)- chiediamo la condivisione e la diffusione dell’iniziativa. Nel 2024 e nel 2025 sono state messe a dura prova l’integrità delle istituzioni democratiche e i diritti umani nel mondo: guerre, repressioni, violenze hanno sconvolto l’umanità e proprio i bambini e le bambine sono state le prime vittime innocenti delle brutalità perpetrate". Secondo il coordinamento "crediamo che siano proprio le nuove generazioni a ricordare i valori di solidarietà e fratellanza tra i popoli. Facciamo quindi nostro l’appello per lanciare, nei primi giorni di apertura della scuola, un’azione simbolica, un minuto di silenzio per far sentire tutti gli alunni, studenti e studentesse vicini, con un abbraccio virtuale, a chi a scuola non può più andare perché ucciso, in terreno di guerra, da micidiali ordigni di morte o da stenti e privazioni". Il Fopags chiede dunque "Un minuto di silenzio per chiedere di cessare i bombardamenti nelle zone di guerra, per contrastare il genocidio, perpetrato dal Governo israeliano, nei confronti del popolo palestinese" e infine anche "per non dimenticare che, nonostante le bombe e la morte, ci sono persone che resistono, continuano ad essere vicine a bambini e bambine, li difendono, li curano, continuano ad insegnare".