
Il sindaco Luciano Monaci intende dotare il borgo di nuovi servizi sfruttando i locali della canonica e degli altri edifici annessi
Ha preso il via la prima fase del progetto "Borgo Santa Rita 2.0", piano di riqualificazione promosso dal Comune di Cinigiano in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino. Il progetto punta a ridare vita e funzione al Borgo Santa Rita, costruito negli anni ’60 dall’Ente Maremma per diventare centro di servizi e aggregazione delle realtà rurali della zona. Con il passare del tempo e il calo della popolazione agricola, il borgo ha perso quella funzione originaria, assumendo oggi un nuovo ruolo come polo artigianale e produttivo.
Al centro della nuova visione, la chiesa di Santa Petronilla, che è stata formalmente riconsegnata al Demanio dello Stato. Insieme alla ex canonica e ad altri edifici annessi, diventerà parte di un progetto più ampio che mira a trasformare l’area in un centro multifunzionale, con spazi dedicati alla promozione dei prodotti agroalimentari locali, un punto informativo per il turismo e una sede per attività associative e culturali. Sebbene la chiesa venga ridotta a luogo profano, continuerà comunque a ospitare le celebrazioni religiose ordinarie, salvaguardando così il suo valore simbolico per la comunità.
"Dopo tanti anni – spiega don Renato Rotellini – e vista la nuova riorganizzazione pastorale, abbiamo deciso di sostenere il progetto del Comune per rilanciare il borgo. I tempi cambiano, e sentiamo il bisogno di dare nuove risposte ai bisogni della comunità, senza rinunciare allo spazio liturgico, che rimarrà vivo grazie alla continuità delle celebrazioni".
"Vogliamo restituire alla comunità un bene pubblico che conserva ancora oggi una grande potenzialità d’uso collettivo – spiega il sindaco Luciano Monaci –. Il tutto è reso ancora più strategico dal rifacimento della ex provinciale Cipressino, oggi strada regionale, importante collegamento tra la costa e il Monte Amiata".