RICCARDO BRUNI
Cronaca

Aurelia, eterna incompiuta: "Basta con il rimpallo di colpe. Servono soldi e cantieri aperti"

Non si placa la rabbia del sindaco di Capalbio, Gianfranco Chelini sul Corridoio Tirrenico "Simbolo dell’arretratezza infrastrutturale in Maremma e noi dobbiamo tenere il conto dei morti".

Non si placa la rabbia del sindaco di Capalbio, Gianfranco Chelini sul Corridoio Tirrenico "Simbolo dell’arretratezza infrastrutturale in Maremma e noi dobbiamo tenere il conto dei morti".

Non si placa la rabbia del sindaco di Capalbio, Gianfranco Chelini sul Corridoio Tirrenico "Simbolo dell’arretratezza infrastrutturale in Maremma e noi dobbiamo tenere il conto dei morti".

CAPALBIO Ingorghi, incidenti (l’ultimo mortale purtroppo martedì scorso in loclità La Torba), code di macchine che procedono a passo d’uomo. L’estate a Capalbio è anche questo, perché l’Aurelia in quel tratto ha ancora una sola corsia di marcia. E a ogni fine settimana scatta il bollino rosso. Il territorio di Capalbio è sempre stato in prima fila impegnato contro le ipotesi di autostrada, ma adesso che la responsabilità sull’Aurelia è stata trasferita da Sat ad Anas, confermando la volontà da parte anche del Governo di abbandonare i miraggi autostradali per adeguare la strada esistente, portandola almeno a quattro corsie e risolvendo i troppi incroci a raso, la domanda che rimbalza tra i quattro angoli della Maremma è sempre la stessa: cosa stanno aspettando? "L’Aurelia certifica l’arretratezza infrastrutturale che c’è in Maremma – afferma il sindaco di Capalbio, Gianfranco Chelini – e il caso di Capalbio è il più grave perché da Ansedonia al Lazio abbiamo una sola corsia di marcia. Questo mina la competitività di un territorio che punta sul turismo, ma soprattutto costringe l’amministrazione di Capalbio a tenere una macabra contabilità per quello che avviene su questa strada. Questo si ripete da più di quarant’anni, ma adesso che la responsabilità è passata ad Anas non ci sono più scuse". Uno dei principali problemi che ha sempre bloccato sul nascere buona parte dei progetti di Corridoio Tirrenico era legato al posizionamento dell’autostrada. In poche parole: dove farla passare. Una questione ancora irrisolta per buona parte del tratto orbetellano, soprattutto su Albinia e Orbetello Scalo, ma per Capalbio le cose sono più semplici. "A questo punto – afferma Chelini – non c’è niente che non possa essere risolto con piccoli aggiustamenti, ma se il Governo non ci mette i soldi questa situazione non sarà mai risolta. L’Aurelia deve essere finanziata, questo intervento non può più essere rinviato. Anche perché una volta finanziato il raddoppio, prima che il tutto si concretizzi occorrerà tempo, e noi non possiamo più aspettare". Progettazione, realizzazione, il finanziamento della messa in sicurezza dell’Aurelia sarebbe solo il primo passo. Ma finché non viene compiuto quello, è inutile pensare al resto. "Negli ultimi anni – accusa Chelini – c’è stato un continuo palleggiamento di responsabilità tra parti politiche opposte, ogni volta dichiarazioni roboanti, prese in carico e tutto il resto, ma a oggi non ci sono nemmeno le strisce gialle. E questo è insopportabile". Riccardo Bruni