NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Critiche a sindaco e giunta: "Non è più un paese sicuro. E Marini fa una cosa sola: nulla"

Guendalina Amati (FdI) attacca l’Amministrazione. "Non si rispettano più neanche le norme di base"

Guendalina Amati (FdI) attacca l’Amministrazione. "Non si rispettano più neanche le norme di base"

Guendalina Amati (FdI) attacca l’Amministrazione. "Non si rispettano più neanche le norme di base"

"Siamo ad Arcidosso o a Dacca?": la domanda provocatoria, quasi retorica, con cui Guendalina Amati, consigliera comunale di Fratelli d’Italia, apre il suo intervento è lo specchio di un malcontento che, secondo lei, in paese è ormai tangibile. Al centro della sua accusa, il sindaco Jacopo Marini e la sua giunta colpevoli, a suo dire, di aver abbandonato Arcidosso a un destino "fatto di degrado, insicurezza e immigrazione incontrollata". "In undici anni – afferma Amati – Marini ha fatto solo una cosa: non fare nulla. Sul fronte dell’immigrazione è regnato il silenzio, l’inerzia. Ho chiesto ufficialmente al Comune i dati sulla presenza di stranieri, sulle cessioni di fabbricati e sugli immobili oggetto di controllo: non ho ricevuto risposta. Questo vuol dire che non solo non c’è gestione, ma nemmeno consapevolezza della situazione".

Secondo la consigliera, la realtà di Arcidosso parla da sola: "Immobili sovraffollati, piazze sporche, presenze che generano insicurezza e un centro che ormai non ha più nulla dell’identità amiatina. Tutto questo mentre la sinistra continua a parlare di accoglienza e integrazione come se fosse in corso un esperimento sociale, invece che governare con responsabilità".

Amati si scaglia poi anche contro l’autorizzazione della festa islamica del Sacrificio, in via Tibet, e contro l’apertura di luoghi di culto in ex fondi commerciali. "Si organizzano eventi con oltre 300 persone, si trasformano vecchi negozi in luoghi di preghiera, e tutto questo senza coinvolgere minimamente la cittadinanza. È questa la visione di paese che ha il sindaco?".

Il riferimento al niqab, il velo integrale indossato da alcune donne musulmane, chiude il quadro che Amati definisce "allarmante". "In Italia è vietato coprirsi il volto nei luoghi pubblici. Marini ha interessato l’Asl? Le Forze dell’ordine? Ha segnalato la situazione al prefetto? O ha deciso che, per lui, la legge vale solo per alcuni?". E infine, il colpo finale: "Di che turismo stiamo parlando? Quali visitatori potrà mai attrarre un paese percepito come insicuro, trascurato e ormai irriconoscibile? Chi ha governato Arcidosso in questi anni ha voltato le spalle ai suoi cittadini in nome di un’ideologia. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Complimenti al sindaco Marini: altro che rilancio dell’Amiata, questa è una trasformazione forzata. Una resa. E la gente lo sa".