Renzi alla Leopolda: “Alle Europee voglio il 5%, von der Leyen ha fallito, non è una leader”

Il leader di Italia Viva interviene alla kermesse fiorentina: “La Leopolda non è effimera, chi torna qua lo fa perché vede la politica come una passione non passeggera”

Firenze, 10 marzo 2024 –  "Tanti dicevano che saremmo scomparsi dal mondo politico, che Renzi sarebbe scomparso, sono andati a casa loro". Lo ha detto Matteo Renzi parlando dal palco della Leopolda 12 a Firenze. "La Leopolda fa paura – ha aggiunto il leader di Italia Viva –, perché non è una convention azienda, è un luogo in cui ci si mette a nudo. Chi torna qua lo fa perché chiama questo posto casa e vede la politica come una passione non passeggera, crede nei progetti di lungo respiro". "La gente che viene qua - ha aggiunto Renzi - non vive con il gusto del like ma crede che la passione ci spinge a metterci in gioco e rischiare. Luoghi come la Leopolda insegnano che la politica non è effimera, non è una passione momentanea, la storia su Instagram magari fa tante visualizzazioni e arriva ovunque ma poi scompare. Ecco la Leopolda invece resta".

Il commento sul Pd

Il leader di Italia Viva ha poi parlato della segretaria Schlein e del Pd: “Schlein è l'unica che mi ha mandato un messaggio di in bocca a lupo per la Leopolda, lei è sempre stata coerentemente da un'altra parte ed ho una simpatia naturale per lei, ma la classe dirigente del Pd condanna quella esperienza a perdere per 10 anni, esattamente come è successo alla sinistra inglese che vinceva con Toni Blair e poi ha sempre perso”.

Europee

Alle europee "siamo convinti che ce la faremo. I sondaggi inglesi ci danno al 5%, quelli italiani al 3-4%. Se prendiamo 4% io non sono contento, voglio il 5%”, ha dichiarato il leader di Italia Viva”. 

Attacco a von der Leyen

Secondo Renzi von der Leyen "ha fallito", "non è una leader ma una follower" e quindi chiederò di non votarla", che "non sia riconfermata" alla guida della Commissione perché nella prossima legislatura europea, sottolinea citando Alcide De Gasperi, serve coraggio e non "pusillanimità". "Forza Italia e Tajani hanno voluto von Der Leyen, è la loro candidata" ma - rilancia Renzi attaccando con veemenza Fi - "hanno snaturato la visione europeista di Berlusconi, è diventata una visione da grigi burocrati come von Der Leyen e Tajani".

Firenze e il Pd

«A Firenze il Pd non è più il nostro Pd perché non fa le primarie e perché triplica le multe. Mette 55 milioni di euro nello stadio e non nel sociale. Di sinistra? Voi non siete nemmeno mancini. E se ci minacciate dicendo che la Saccardi sarà sfiduciata dalla giunta regionale dico che voi siete fuori di testa».

Firenze e lo stadio

"Firenze è la città in cui si mettono 55 milioni di euro pubblici per fare lo stadio. E' uno scandalo fare lo stadio con i soldi pubblici, vi dobbiamo fare un disegnino o lo capite da soli?. Lo dico da dieci anni perché è un decennio che si parla di questa roba - ha aggiunto Renzi-. C'è bisogno di mettere soldi nello sport, ce lo ha spiegato ieri Silvia Salis. Volete mettere i soldi nelle periferie, sul parco delle Cascine, magari dare un po' più di sicurezza per chi ci va a passeggiare, nelle scuole e negli ospedali? Mettono 55 milioni di euro nella copertura del rabbercio stadium. E' una cosa che non ha niente a che fare con la nostra visione di sinistra. I soldi invece che sullo stadio si mettano sul sociale, a sostegno delle realtà del terzo settore, mettetele a beneficio degli ultimi".

Il partito dei diritti e dei doveri

“Il centro oggi è il luogo che prova a costruire un'alternativa a partire da una parola, non quella che continua a dire il gruppo dirigente del Pd, che mi sembra uscito da un'assemblea di istituto, che continua a dire diritti, diritti, diritti. Noi i diritti li abbiamo portati in gazzetta ufficiale, non li abbiamo portati nei post, nel campo dei diritti rivendichiamo tante leggi. Ma è arrivato il momento di dire che il centro che rivendichiamo per le prossime europee non può essere soltanto il partito dei diritti, deve essere il partito dei doveri. Il partito in cui ci impegniamo tutti a fare qualcosa. Il diritto vede nel dovere la propria prosecuzione. Credo che la destra non possa essere Trump, Marine Le Pen - ha aggiunto -. La destra degli Aznar, dei Cameron, dei George Bush era un'altra cosa rispetta a questa destra cosa. E la sinistra che ha governato l'Europa, a partire da Mitterrand, da Willy Brandt era un'altra cosa”.  

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