NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Leopolda: Cassese sul dossieraggio, “Stupito dall’assenza di filtri”

Il professore si è collegato con la platea nell’ambito della kermesse

Cassese in collegamento con la Leopolda (New Press Photo)

Cassese in collegamento con la Leopolda (New Press Photo)

Firenze, 9 marzo 2024 - Sull'inchiesta sul presunto dossieraggio ai danni di politici, industriali e personaggi della cultura e dello spettacolo "io sono meravigliato che all'interno della procura non ci fossero regole banali. Una volta nelle banche, quando bisognava accedere al caveau, era previsto ci fossero due persone con due chiavi diverse. Sono banali filtri che servono a garantire il fatto che, essendo uomini dei diavoli e non degli angeli come dicono gli americani, bisogna assicurarsi che i diavoli non commettano una diavoleria. C'è da stupirsi che accorgimenti di questo tipo non venissero usati".

Lo ha detto il professore Sabino Cassese intervenendo in collegamento alla Leopolda a Firenze, colloquiando con il leader Iv Matteo Renzi. "Credo che col nuovo procuratore qualcosa sia accaduto, tanto che abbiamo adesso la registrazione degli accessi ad alcuni dati, sappiamo quanto sono stato gli accessi, da quello che si è capito questo prima non c'era", ha aggiunto Cassese.

Il professore ha inoltre osservato che "queste strutture sono anche gestite da persone che spesso non sanno stabilire quali sono i filtri per evitare che vi siano abusi di potere. Se io non ho capito male, la procura nazionale antimafia ha accesso a 10-15 importanti banche dati italiane, è come avere accesso a Fort Knox. Allora la domanda è: ci sono le stesse protezione e gli stessi filtri per l'accesso a quelle che vengono chiamate le sagrestie della Banca d'Italia? Per entrare nei sotterranei della Banca d'Italia, dove sono conservate le riserve auree ci sono filtri molto rigorosi: tutto ciò per questi dati non esiste e questi dati hanno anche valore superiore alle riserve auree del nostro Paese. Sono una riserva di conoscenza sulla vita privata di tutti gli italiani".

Cassese ha anche sottolineato che "non rispettiamo più da parecchi anni la separazione dei poteri" e che "c'è una perdita di nobiltà della politica".

Sul tema Renzi ha detto che "si può discutere se le vittime sono tre o quattro ma se ci sono state decine di migliaia di accessi è evidente che il motto non disturbare il manovratore non riguarda solo le classi dirigenti del passato ma anche chi le mani in pasta le ha adesso. In questo sistema si gioca un metodo di conduzione della lotta politica. E' questo il modello con cui ci hanno portato dal 40 al 4%, è il modello con cui hanno distrutto la nostra reputazione. Il vostro sistema è fallito".