Annullato l’intervento del ministro Nordio a Firenze, Renzi: “Segno che la Leopolda fa paura”

Scoppia il caso del guardasigilli. Il leader di Italia Viva: “Fratelli d’Italia non condivide la proposta di Nordio sulla commissione d’inchiesta sul dossieraggio. Per questo gli hanno detto di non venire qui”

Firenze, 9 marzo 2024 – Scoppia il caso Nordio alla Leopolda. Il ministro della Giustizia che doveva partecipare oggi all’appuntamento organizzato da Matteo Renzi a Firenze, non ci sarà. Lo comunicano fonti di via Arenula. Immediata la reazione del leader di Italia Viva: “Ci dispiace che il ministro Nordio stamani alle 10,02 ci abbia confermato l'appuntamento e poi qualcuno gli abbia detto: 'No, tu non andare alla Leopolda'. Dispiace per Nordio, ha perso un'occasione. Quando Nordio mi ha invitato ad Atreju ci sono andato volentieri.

L’intervento del professor Sabino Cassese

E' segno che evidentemente la Leopolda continua a far paura". Alla domanda su chi pensa che abbia detto a Nordio di non partecipare, Renzi ha risposto: "Dovreste chiederlo a lui".

In merito all’inchiesta sul presunto dossieraggio, Renzi ha aggiunto: “Nordio è un gentiluomo, non è certo uno che cambia idea. Vediamo se la sua proposta sulla commissione d’inchiesta verrà portata avanti, perché ho l’impressione che Fratelli d’Italia non condivida la proposta di Nordio. Ed è il motivo per cui a Nordio hanno detto ‘che ci vai a fare alla Leopolda’. Lo scopriremo solo vivendo”. 

Anche la deputata di Italia Viva, Maria Elena Boschi, ha commentato l’assenza del ministro Nordio con queste parole: “Alle 10 di questa mattina il ministro Nordio mi ha confermato personalmente la sua partecipazione alla Leopolda. È ovvio che il Ministro ha avuto pressioni politiche per annullare. Dispiace soprattutto perché questa Leopolda - forse la più partecipata di sempre - lo avrebbe accolto con piacere. E rifiutare un confronto civile non è nello stile di Nordio. Peccato”.

Oggi è il secondo secondo giorno per la Leopolda edizione numero 12, che si è aperta ieri sera “con un numero record di partecipanti, oltre 4mila persone”, esulta Italia Viva. "Riaccendere le stelle" si chiama quest’anno l’appuntamento renziano per eccellenza.

Dal palco oggi il leader di Italia Viva ha attacco il presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Su 10 proposte”, lanciate alle primarie delle idee durante il primo congresso di Fratelli d’Italia dell'8 e 9 marzo 2014, “la Meloni ne ha portate a casa due. Cara Meloni all'80% sei la donna più incoerente della politica italiana”. Così il leader Iv Matteo Renzi che dal palco della Leopolda a Firenze ha fatto “un fact checking” rispetto alle 10 proposte che Giorgia Meloni «avanzò per candidarsi alla guida del paese. Ci siamo chiesti la Meloni è coerente? Visto che tutti i giorni Meloni ci chiede coerenza”. Delle 10 proposte, che spaziavano dall'uscita dell'Italia dall'euro al blocco dei flussi dei migranti, all'elezione diretta del Presidente della Repubblica, secondo Renzi e il popolo della Leopolda, “la cara Giorgina solo due ne ha portate a casa”.

Il leader di Italia Viva ha parlato anche della questione stadio Artemio Franchi di Firenze: “Quando ho fatto il presidente del Consiglio ho trovato nel Coni un partner straordinario, visto che poi sono stati inaugurati una serie di importanti impianti sportivi diventati poi fondamentali. Per questo vorrei lanciare ancora un appello perché in questa città prendere 55 milioni di euro che arrivano dall'Europa e metterli nello stadio di una società di serie A quando abbiamo i problemi delle palestre, degli impianti, delle scuole, degli ospedali, delle periferie, mi sembra assurdo. Siano i privati a finanziare gli stadi e mettiamo i soldi dei contribuenti negli impianti dello sport che servono come ascensore sociale, e lo dice un tifoso della Fiorentina''. Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi dal palco della Leopolda.

Nel pomeriggio Renzi ha intervistato il professor Sabino Cassese, in collegamento alla Leopolda. “Dopo 30 anni bisognerebbe accertare se il fenomeno mafia e quello del terrorismo si presentino ancora negli stessi termini in cui si presentavano 30 anni fa, e se il ruolo della procura antimafia debba essere quello di 30 anni fa. Quando si crea un organismo straordinario deve rispendere allo straordinario, e poi bisogna fare una verifica successiva. In uno stato preordinato si fa il check up, e bisogna farlo sullo stato di salute della procura antimafia. Questo bisognerebbe fare oggi per accertare se ce n'è ancora bisogno o no”. Così ha detto il professore in colloquio con Matteo Renzi. 

Domani la kermesse “si chiuderà con un intervento di Renzi, che farà un annuncio destinato a far discutere”, è l’anticipazione lanciata dal suo ufficio stampa.

Ieri, sul palco è intervenuto Roberto Salis, padre di Ilaria, che da 13 mesi “sta vivendo in un carcere ungherese in condizioni disumane”. Renzi ha lanciato un appello alla presidente Meloni, affinché la ragazza possa velocemente tornare a casa, “perché non è possibile che i sovranisti ungheresi si prendano gioco di noi”. E poi la politica fiorentina, con Stefania Saccardi, candidata sindaca di Firenze per Italia Viva, e la definitiva chiusura ad un riavvicinamento tra renziani e Pd.