FRANCESCO INGARDIA
Politica

Toscana, le trattative Pd. Vertice fiume al Nazareno, Giani: nessun passo indietro

Il governatore uscente dopo l’incontro di 4 ore con Schlein: confido nel partito. Ma per l’ufficialità della ricandidatura deve prima essere sciolto il nodo Campania

Toscana, le trattative Pd. Vertice fiume al Nazareno, Giani: nessun passo indietro

Firenze, 15 luglio 2025 – Per gli abbracci sono servite quattro interminabili ore di confronto serrato e “tanta acqua da bere” per combattere l’arsura. Ma, parafrasando un tormentone d’annata Pd, stavolta a lieto fine: “Eugenio stai sereno, il candidato in Toscana sei tu, ma l’ufficialità arriverà un minuto dopo la chiusura dell’accordo in Campania coi 5 Stelle sul nome di Roberto Fico”. Sarebbe questa la fumata grigia del conclave tra Giani ed Elly Schlein, affiancata dai fedelissimi Igor Taruffi, Marco Furfaro ed Emiliano Fossi. Dal Nazareno, il governatore al primo mandato è entrato cardinale per uscire Papa, ma con riserva. Ormai, più uno stop & go che un confinamento ai box forzato per ripristinare la scaletta agli occhi dei potenziali alleati del campo largo (leggi Cinquestelle): coalizione, programma, nomi. “Nessun passo indietro”, assicura il governatore. Necessario oltre che fisiologico dover ricucire e disinnescare la reazione a catena dell’autocandidatura via Pec inoltrata al gruppo dirigente per “uscire dal pantano” a meno di tre mesi dalle regionali in Toscana, delle pressioni a colpi di sondaggi, di endorsement di sindacati e amministratori, di aperture di credito (non concordate ma strategiche) su reddito sociale, acqua pubblica e fine vita, pur di “scaldare i cuori” di Avs e 5 Stelle, arci-scettici, i secondi, sul profilo di un Giani “gattopardesco, buono per tutte le stagioni”.

Il patto del Nazareno in salsa toscana nasce da qui: azzerato il fattore ribaltone o il “gianicidio“ per piazzare la bandierina di uno schleiniano al posto di un riformista portatore, almeno, del medesimo consenso, ma nessuna fuga in avanti da parte di Giani sarà più tollerata. Sono state “quattro ore dense”, raccontano a microfoni spenti fonti vicine al presidente, “una giornata senza precedenti nella lunga carriera politica di Giani”. Con Schlein, inizialmente “irrigidita” che avrebbe al contempo studiato i dossier caldi della già compressa campagna elettorale e messo a terra nuove strategie da spendere sul piano nazionale usando la roccaforte rossa come “laboratorio” in vista delle politiche del 2027. Certo, l’altra missione era quella di siglare una non belligeranza tra il fronte del governatore e quello della segreteria regionale.

E allora, “pari e patta”, a fine giornata, nonostante le differenti letture di gianiani e schleiniani. La convinzione pre-vertice di Giani che il Pd potesse prospettare intorno alla sua disponibilità “il futuro del governo della Toscana”, si è tramutata a sera nella responsabilità di “affidarsi al partito”, dopo aver “proficuamente chiarito al gruppo dirigente nazionale e regionale ogni aspetto che aveva generato fraintendimenti e dato l’idea di divisioni inesistenti”. Peccato che agli schleiniani della segreteria regionale sia ancora rimasto veleno in corpo: “Elly ha rimesso in riga Giani – sferzano –.

Quindi il blitz che i riformisti hanno provato a fare nei giorni scorsi in realtà è svanito”. Stoccate messe a tacere dal segretario Fossi con una “smentita” che però mal cela il nervosismo della sua corrente.

In vista quindi della direzione regionale – chi ipotizza il prossimo 18 luglio, chi il 20 –, serviva prima ripristinare i rapporti di forza tramite una reprimenda secca, pur consapevoli che quel 60% di voti di sfiducia in assise non ci sono. Sarà anche per questo che gli addetti ai lavori già ipotizzano di una modifica in zona Cesarini dello statuto per gli aspetti che riguardano le candidature. Quanto alle liste, Schlein ha già chiesto una discontinuità netta. Tanto sul capitolo del candidato governatore sembra ormai non esserci più riserva alcuna. Tranne che per le tempistiche, verso “fine agosto”, avvisano gli schleiniani all’ombra del Cupolone.