EMANUELE BALDI
Cronaca

Leopolda delle donne, sfida al Pd. Renzi battezza la Saccardi: "Sara, ci vediamo al ballottaggio"

Tante le ospiti sul palco dove il leader di Italia Viva invita anche il padre di Ilaria Salis. Tramonta l’ultimo tentativo di accordo con i dem, la vice di Giani inizia la battaglia con Funaro.

Leopolda delle donne, sfida al Pd. Renzi battezza la Saccardi: "Sara, ci vediamo al ballottaggio"

Leopolda delle donne, sfida al Pd. Renzi battezza la Saccardi: "Sara, ci vediamo al ballottaggio"

"Il Pd cercava un vassallo, non un alleato". La Leopolda ’24 scatta con l’ennesima coda di veleni sull’intesa che poteva essere e non è (a oggi) stata, quella tra i dem e Italia Viva in vista delle comunali di giuno. Così invece di ’riaccendere le stelle’ (lo slogan della convention renziana) l’ex premier, vista anche l’impossibilità logistica, causa meteo, di alzare gli occhi al cielo e trovare la folgorazione sul da farsi concede buona parte della ribalta alla sua fedelissima, Stefania Saccardi, ufficializzando la sua candidatura per le prossime amministrative. "Stefania Saccardi è la candidata sindaca a Firenze per Italia viva ed altre forze": poche ma significative parole che sciolgono ogni dubbio. Ovvero i timori di ’vendette’ dem in Regione e il malcelato fastidio per le voci di sondaggi renziani dell’ultim’ora per un candidato civico gradito alla destra moderata. Anche ieri pomeriggio gli addetti ai lavori davano di nuovo per possibile un’intesa tra Renzi e Pd, sfumata ancora una volta per un presunto veto di Nardella alla richiesta di un accordo sul ruolo di vicesindaco da concedere al segretario metropolitano di Iv, Francesco Casini. Dal palco della Leopolda, poco prima della mezzanotte l’annuncio. "Sono grato a lei che quando ho fatto il sindaco della città e lei si occupava delle questioni del sociale, senza nemmeno che avessimo bisogno di parlarne, venendo da una radice che era la stessa, abbiamo deciso che a Firenze non possono accadere cose che accadono in altre città" le parole del leader di Italia Viva. E Saccardi, già prima di calcare il palco parlava già da candidata: "Abbiamo provato a trovare una sintesi con il Pd nell’interesse dei fiorentini. Non è stato possibile perché si cercava in Italia Viva un vassallo e non un alleato. A questo punto dico a Sara Funaro che faremo i conti al ballottaggio. Firenze merita di più ed è stanca della distrazione con cui è stata governata negli ultimi tempi. È arrivato il tempo di renderle una guida attenta e competente. Da ora, per novanta giorni, lavoreremo ventre a terra per dare risposte ai tanti fiorentini delusi e spaesati che non ne possono più di certe logiche e di certi atteggiamenti".

Dalla Leopolda Renzi non si sottrae su nessun argomento. "Quando siamo stati al governo della città nessuno è mai morto di freddo e i bambini facevano notizia per l’Istituto degli Innocenti e non come per il caso Kata" tuona Renzi. E anche: "Vorrei che il primo affettuoso saluto andasse tutto a quei pm che hanno pensato che la Leopolda fosse il luogo del malaffare. A loro il primo saluto perché dopo anni dopo e le sentenze, abbiamo capito che qui si sono sempre rispettate le regole: è alla procura della repubblica di Firenze che qualcuno non e ha rispettare" tuona. Quindi un appello (senza colori politici). "Presidente Meloni, porta a casa Ilaria (Salis, ndr) e noi saremo pronti ad applaudirti, non è possibile che i sovranisti ungheresi si prendano gioco di noi" dice Renzi ospitando sul palco il padre, Roberto Salis.

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