ELETTRA GULLE'
Cronaca

"What are EU doing?”: al polo di Novoli le domande degli studenti agli europarlamentari

A dialogare coi ragazzi ci saranno tre europarlamentari eletti nella circoscrizione Italia Centro: Dario Nardella, Francesco Torselli e Ignazio Marino. I docenti: “Ci vorrebbero più occasioni di confronto tra politici e giovani”

L'Università di Firenze

L'Università di Firenze

Firenze, 14 maggio 2025 – Una mattinata per ascoltare, capire, confrontarsi. Una palestra di democrazia, dal vivo. Venerdì 16 maggio, al campus di Scienze sociali dell’Università di Firenze a Novoli, si terrà l’incontro "What are EU doing? Le domande dei giovani agli europarlamentari tra disinformazione, autocrazie e difesa", un appuntamento pensato per dare voce alle nuove generazioni e offrire loro l’opportunità di dialogare con chi ci rappresenta a Bruxelles.

L’evento, promosso dalle Scuole di Scienze politiche e Giurisprudenza di Unifi con il supporto dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e della rappresentanza in Italia della Commissione europea, sarà trasmesso anche in diretta streaming e si svolgerà nell’aula 018 dell’edificio D6 del campus universitario di Novoli, con inizio alle 10,30.

Sul palco – o meglio, in dialogo diretto con i ragazzi – ci saranno tre europarlamentari eletti nella circoscrizione Italia Centro: Dario Nardella, Francesco Torselli (entrambi in presenza) e Ignazio Marino (in collegamento online). Assenti, invece, Salvatore De Meo e Susanna Ceccardi, che hanno declinato l’invito all’ultimo momento, suscitando un po’ di dispiacere tra gli organizzatori.A moderare il confronto sarà Cristina Privitera, vicedirettrice del nostro giornale.

Il format è pensato per valorizzare l’interazione e la partecipazione attiva degli studenti: ogni eurodeputato avrà al massimo 60 secondi per rispondere alle domande. "Del resto – spiega Federica Bicchi, docente di relazioni internazionali all'Ateneo di Firenze – questo è il tempo previsto anche al Parlamento europeo. Così facendo vogliamo rendere protagonisti i ragazzi e favorire un dialogo autentico, che arrivi dritto al punto". Il pubblico studentesco potrà porre domande libere, spaziando tra i temi più vari.

"Quelli più sentiti, finora emersi durante il corso? La difesa comune, la sicurezza, l’intelligenza artificiale, la disoccupazione e l’istruzione", spiega sempre Bicchi. "Ma sicuramente i ragazzi vorranno capire meglio come lavorano gli europarlamentari e come, in concreto, riescono a far da tramite tra la realtà dell’Italia centrale e Bruxelles".

"La nostra Scuola è fortemente interessata affinché tutti gli studenti partecipino", ha aggiunto Andrea Lippi, presidente della Scuola di Scienze politiche. "Si tratta di un evento di grande richiamo, aperto a tutti gli atenei toscani, e costruito per essere trasversale, inclusivo. La porta è aperta, come sempre all’università". E in effetti a partecipare saranno anche gli studenti delle Università di Pisa e Siena, dell’Istituto universitario europeo e quelli delle università americane con sede a Firenze, tra cui la James Madison University. In aula saranno presenti fino a 400 studenti, ma la diretta streaming sul canale YouTube dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia allargherà la platea anche fuori dall’aula magna di Novoli.

"Da questa mattinata di politica in presa diretta – prosegue Bicchi – mi aspetto che gli studenti sappiano ben tradurre in parole le loro idee. Spero che anche gli europarlamentari trovino le parole giuste per rispondere. Si dice spesso che i giovani sono fiaccole da accendere. Ma sono anche persone da ascoltare. Questa è un’occasione per farlo davvero". Un monito che diventa auspicio: "Mi augurerei ci fossero più occasioni di dialogo tra politici e ragazzi. Spesso si dice che i giovani sono disaffezionati alla politica. Ma non sarà che la politica, troppo spesso, parla poco con loro?".

L’obiettivo è ambizioso ma concreto: riattivare quel patto tra eletti ed elettori che talvolta rischia di sfilacciarsi. "Il vero nemico – sottolineano i docenti – è la fumosità: il parlare senza dire". Per questo l’incontro non prevede giri di parole. Risposte brevi, domande dirette e, certo, studenti preparati.

Ma come si tengono aggiornati i giovani di oggi? "I miei alunni si informano, quasi sempre tramite i social – racconta ancora la docente –. Instagram è ormai il canale principale tramite il quale arrivare alle notizie. Poi, quelle che più interessano vengono approfondite, sempre online, stando attenti all’attendibilità dei siti. I giovani che incontro sanno che la disinformazione esiste e sono capaci di scavare un po’ più a fondo. Sono curiosi, attenti, ma non sempre hanno gli strumenti per elaborare le informazioni, per giudicare. Il flusso continuo di notizie può creare in loro confusione. Vedo poi che hanno un forte senso della giustizia: le ingiustizie economiche, sociali, ambientali catturano subito la loro attenzione". Giovani che si sentono cittadini globali, insomma, che “passano con naturalezza da un derby di calcio al conflitto tra India e Pakistan”.

All’incontro porteranno un saluto Alessandra Petrucci, rettrice dell'Università di Firenze, Sabrina Cavatorto, docente di scienza in politica dell'Università di Siena, Simone Marinai, docente di diritto dell'Unione europea dell'Università di Pisa, Giacomo Calzolari, prorettore per le relazioni internazionali dell'Istituto universitario europeo, Letizia Perini, assessora alle politiche giovanili del Comune di Firenze, Carlo Corazza, capo dell'ufficio in Italia del Parlamento europeo. A seguire un sondaggio interattivo in aula, a cura di Federica Bicchi, docente di relazioni internazionali all'Ateneo i Firenze, volto a indagare la percezione della politica europea tra gli studenti. Concluderà l'evento Adelina Adinolfi, docente di diritto dell'Unione europea di Unifi.

L'iniziativa, che si svolge a una settimana di distanza dalla Giornata d'Europa, è promossa dalle Scuole di scienze politiche e giurisprudenza di Unifi in collaborazione con i centri Europe Direct Firenze e Siena, i Centri di documentazione europea di Unifi, le Università di Siena e Pisa, l'Iue, e Ponte Europa, con il sostegno dell'Ufficio in Italia del Parlamento europeo e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Sarà anche disponibile la traduzione in inglese in simultanea con i sovra-titoli per permettere la partecipazione dei numerosi studenti Erasmus ospitati dall'Università di Firenze, dei ricercatori dell'Iue e degli studenti della James Madison University.