
Centro affollato di turisti ma per i fiorentini sarà un’estate low cost: in tanti hanno deciso di restare in città
di Rossella ConteFIRENZELe ferie estive 2025 saranno all’insegna della prudenza, della brevità e – per molti – dell’assenza. Se da un lato la Toscana si conferma tra le mete più gettonate a livello nazionale, dall’altro i fiorentini sembrano sempre più costretti a rinunciare alla tradizionale pausa estiva: solo il 46,5% partirà per un periodo di vacanza, a fronte di una media nazionale del 43,2%. Ma chi parte lo fa stringendo i denti, scegliendo soluzioni low cost e riducendo drasticamente la durata del soggiorno. Le cause? L’inflazione che continua a mordere, le bollette che non accennano a scendere e il costo della vita che non lascia spazio a spese extra. Secondo l’Osservatorio Federconsumatori, una settimana di ferie per una famiglia di quattro persone può arrivare a costare 6.539 euro al mare, 4.779 euro in montagna e oltre 6.300 euro per una crociera. Cifre da capogiro, alle quali va aggiunto un rincaro medio del 3% in Toscana rispetto alle altre regioni italiane. E le pensioni e gli stipendi – come ammettono molti utenti agli sportelli di Federconsumatori Firenze – non tengono il passo.
Tra il 1° maggio e il 30 giugno 2025, su un campione di 302 utenti intervistati, il 9% si è dichiarato ancora indeciso, mentre il 43,5% ha già rinunciato alle ferie. Di questi, il 68% lo fa per motivi economici, il 12% perché ha scelto un altro periodo dell’anno, l’8% per ragioni personali non legate al portafoglio. I dati fotografano una città che, pur desiderando la vacanza, deve fare i conti con la realtà quotidiana. Anche tra coloro che partiranno, prevale il contenimento delle spese: il 53% resterà via una sola settimana, il 24% riuscirà a concedersi quindici giorni, mentre il resto opterà per vacanze mordi e fuggi. Le soluzioni scelte sono indicative: il 19% dormirà da parenti o amici, il 22% in seconde case di proprietà, mentre solo il 33% prenoterà in hotel. Il 26% si orienterà su B&B o campeggi, meno costosi ma comunque soggetti a rincari. "I rincari stanno trasformando le vacanze in un lusso. I prezzi salgono ma le pensioni e gli stipendi scendono", sottolinea Laura Grandi, presidente Federconsumatori Toscana. La spesa media prevista è di 200 euro al giorno a persona, vitto e alloggio compresi, con una flessione del 7% rispetto al 2024. A pesare sul bilancio familiare ci sono i rincari di generi alimentari, bollette e carburanti. Quest’ultimo, in particolare, è sotto stretta osservazione: sebbene nelle ultime settimane le quotazioni siano scese leggermente, il timore è che le tensioni in Medio Oriente possano far risalire i prezzi dei rifornimenti.
Aumentano anche i costi per pedaggi (+2%) e per consumi in autostrada (+5%). Il quadro è chiaro: nel 2025, la vacanza torna a essere un lusso per pochi. La scelta di molti, infatti, sarà quella del cosiddetto "turismo di prossimità", con gite brevi nei dintorni e pranzi al sacco. Mentre i prezzi di hotel e ristoranti, dal 2021 a oggi, sono saliti rispettivamente del 56% e del 18%, si moltiplicano i tentativi di trovare offerte, sconti last minute o alternative "di sopravvivenza". Per i fiorentini, dunque, sarà un’estate all’insegna della resilienza, fatta di vacanze brevi, rinunce e soluzioni di fortuna. Perché anche partire, oggi, è diventato un privilegio.
Meno giorni e mete più vicine. "La Grecia resta una delle località più gettonate, subito dopo capitali europee come Londra, Budapest, Parigi per soggiorni di pochi giorni e le isole Baleari. Il Mar Rosso perde, invece, posizioni nella classifica per via dei conflitti internazionali", sottolinea Cinzia Chiaramonti, vice presidente Fiavet Confcommercio Firenze. Che conferma: "Il caro vita sta frenando la voglia di viaggiare dei fiorentini".