CARLO CASINI
Cronaca

Un giorno con il Banco alimentare. Riso e pasta i prodotti più richiesti: "Ci arriva anche merce sequestrata"

Dal centro Mercafir di Novoli partono cibo e beni essenziali per le famiglie bisognose di tutta la Toscana. Una macchina solida che si fonda sul volontariato: alternanza scuola-lavoro, servizio civile, fine pena.

Il nostro viaggio nel centro Mercafir di Novoli da dove il Banco alimentare smista aiuti alle strutture toscane (pressPhoto)

Il nostro viaggio nel centro Mercafir di Novoli da dove il Banco alimentare smista aiuti alle strutture toscane (pressPhoto)

Raccoglie e ridistribuisce gratuitamente dal 1996 eccedenze alimentari (e aiuti umanitari Ue) a enti caritativi diffusi in tutta la Toscana, che a loro volta li donano alle famiglie più bisognose: solo nel 2024, sono state 6mila le tonnellate donate a 564 enti caritativi che hanno assistito 125mila persone bisognose. È il Banco alimentare della Toscana, che dal centro Mercafir di Novoli, grazie al lavoro di 14 dipendenti e 130 volontari, smista gli aiuti a tutta la rete di strutture toscane convenzionate.

"La colletta alimentare davanti ai supermercati avviene una volta l’anno – spiegano Viviana Verdiani e Letizia Pinelli – Il più sono cessioni gratuite di aziende e Gdo. Inoltre ci sono gli approvvigionamenti di Agea, quelli con bandiera Ue o tricolore". "I convenzionati vengono a ritirare qui, ma alcune associazioni si sono organizzate con hub, ne aprirà a breve uno a Grosseto e stiamo lavorando su Siena", spiegano nella sala di carico mentre il mulettista continua a prendere i pancali già preparati con prodotti di ogni genere, per portarli ai furgoni in fila nel piazzale.

Seguiamo il percorso a ritroso delle merci ed entriamo in un enorme magazzino con alti scaffali colmi di alimenti a lunga conservazione: "E c’è anche tutta la parte non food (igiene, casa etc...) – illustrano – Il grosso arriva dall’Esselunga dell’Osmannoro, due bilici a settimana. Ci sono anche i freschi surgelati ma quelli vengono forniti a domicilio per garantire la catena del freddo". Cosa e quanto inserire in ogni ordine, viene deciso dall’ufficio programmazione. I prodotti più gettonati? "Pasta e riso, gli alimenti abbracciati da più culture. C’è tanta richiesta di tonno e olio, ma ne arriva poco".

Non mancano gli arrivi curiosi: "Quest’acqua – mostra uno scaffale pieno di bottiglie – scade nel 2026. È stata presa al porto di Livorno: mandano sempre dei pancali in più rispetto al carico della nave per sicurezza. Era rimasta a terra e sarebbe andata in discarica, ma siamo riusciti a recuperarla". Stessa cosa per i prodotti sequestrati: "Ci chiamano Nas e Guardia costiera, per esempio, per il pesce pescato in periodo di divieto, o cibi surgelati nei ristoranti senza l’asterisco nel menù".

A questo punto arriviamo nel reparto selezione, dove approda la merce dopo la presa in carico: qui i volontari separano i prodotti idonei e non sciupati, li mettono su un nastro e li suddividono in macrocategorie. "La Legge 166/2016 ci consente di dare cibo con tempo minimo di conservazione dopo la scadenza – indicano una tabella – L’ufficio programmazione sa in tempo reale cosa abbiamo in base alla scadenza". Una macchina logistica impeccabile, portata avanti dal volontariato: "Abbiamo anche alternanza scuola-lavoro, inserimenti socioterapeutici e ancora ragazzi del servizio civile, fine pena, volontariato aziendale... E chiunque voglia unirsi è il benvenuto!".

Carlo Casini