
Una manifestazione di protesta da parte dei precari del mondo della scuola
Una bella infornata, che però non basta a sconfiggere l’antico male delle nostre scuole: il precariato. Sono 3.097 i posti destinati alla Toscana tra le oltre 54 mila assunzioni di docenti previste dal Ministero dell’Istruzione per il prossimo anno scolastico. Un numero sulla carta superiore a quello dello scorso anno, ma i sindacati lanciano comunque l’allarme: "Il rischio è di non riuscire a coprire tutti i posti disponibili, perché mancano ancora diverse graduatorie dei concorsi Pnrr", avverte Roberto Malzone, segretario toscano della Cisl Scuola. Del resto, basta dare uno sguardo allo scorso anno quando, a fronte di 3.549 ruoli disponibili in Toscana, il Ministero ne autorizzò 2.367, ma solo 2.196 furono effettivamente coperti. Stavolta, la Cgil prevede circa 2.866 assunzioni effettive, 250 in meno del totale disponibile. Le difficoltà maggiori sono legate al ritardo nella pubblicazione e nel completamento di alcune graduatorie di concorso.
"Non riusciamo ad assumere, pur avendo le disponibilità – allarga le braccia Malzone –. Non sono ancora stati banditi i concorsi per alcune classi di laboratorio, quindi non ci sono candidati idonei tra gli insegnanti tecnico-pratici. Rischiano di restare scoperte anche alcune cattedre legate al liceo musicale: avremmo gli idonei, ma non possiamo assumerli per mancanza di posti". Come sempre in sofferenza il sostegno: "Poco organico di diritto e mancano insegnanti specializzati. I nodi restano irrisolti", prosegue Malzone. In cattedra, al solito, torneranno tanti precari. "Stimiamo sempre numeri alti, anche se non ancora ben definiti", la previsione di Malzone.
Da parte sua, Pasquale Cuomo, segretario toscano della Flc Cgil, sottolinea che "le graduatorie per la primaria saranno quasi esaurite, ed è un buon risultato, ma in molte altre classi ci sono troppi idonei in attesa". E aggiunge: "Da oggi fino al 31 luglio si lavorerà sulle immissioni in ruolo, poi dal primo agosto si passerà alle assegnazioni sul sostegno. I dati reali sulle assunzioni si potranno conoscere solo a metà agosto. Rispetto allo scorso anno, la macchina organizzativa si è mossa con un po’ più di anticipo, ma nonostante l’aumento formale del contingente, le assunzioni rimangono insufficienti. Ci sono concorsi non completati e, in alcuni casi, concorsi conclusi ma senza più disponibilità di posti, a causa del calo della natalità. In più, a partire dal prossimo anno scolastico, è previsto un taglio dell’organico: si parla di meno 375 cattedre a tempo pieno in Toscana, dato che deriva dalla legge di bilancio. Sommando questo taglio alla denatalità, si crea un problema strutturale importante. E ulteriori tagli sono previsti anche l’anno seguente".