Un totale di diciannove miliardi di euro tra opere realizzate e in corso di realizzazione fino al 2023. Con la ferita aperta della Tirrenica. È il punto delineato ieri, nell’ambito del Piano regionale integrato infrastrutture e mobilità (Priim) presentato dal presidente della Regione, Eugenio Giani, e dall’assessore Stefano Baccelli, insieme ai rappresentanti di Anas e Rfi, ai sindacati, ad Anci e Upi.
"La Regione Toscana diviene ancor più protagonista in termini di realizzazione infrastrutturali - ha detto Baccelli – con quaranta opere sulle strade regionali di cui siamo soggetti attuatori, ma anche scelte forti: con una legge regionale abbiamo deciso che sia la Regione a realizzare il tram veloce che congiungerà Prato a Peretola: un’opera innovativa nel quadro italiano. Sempre la Regione è il soggetto attuatore del nuovo ponte a Signa, con oltre settanta milioni di euro di intervento. A Grosseto, abbiamo reso regionale una strada provinciale con un investimento di 65 milioni di euro. Inoltre, la gestione complessiva del trasporto pubblico su gomma e in treno, che impegna oltre seicento milioni di euro. Infine, stiamo per emettere il nuovo bando di gara per dare continuità territoriale all’isola d’Elba e all’Arcipelago".
Al momento, è stato spiegato, nell’ambito delle politiche del Priim è stato impegnato il 94,1% delle risorse previste a valere sul bilancio regionale per il periodo 2014-2026 (oltre 9,5 miliardi su quasi 10,1), ed è stato liquidato il 93,8% (quasi 8,1 miliardi). "Questo è un momento importante –- ha detto Giani – in cui fare il punto sul presente, ma anche guardare l’orizzonte e anche oltre per quanto riguarda le opere infrastrutturali della nostra Regione. Lo facciamo in un confronto che vede coinvolti i consiglieri regionali, la nostra direzione infrastrutture e tutti i soggetti e enti che per noi sono fondamentali, che sono in prima linea nell’attuazione delle infrastrutture e della mobilità: Anas, società Autostrade, Trenitalia, Rfi. E quello che emerge è che la modernizzazione, l’innovazione e gli investimenti per la mobilità in Toscana, quella ferroviaria, quella stradale, portuale e aeroportuale, sono decisivi per tutta Italia. Basta vedere la geografia della regione, collocata in mezzo, fra Roma e Milano; e quindi, anche riuscire a fare alla svelta il sotto attraversamento dell’Alta velocità o riuscire a realizzare il collegamento a quattro corsie Arezzo, Siena, Grosseto o realizzare presto la Darsena Europa diventa vitale per tutta Italia".
Anche Baccelli ha ribadito il concetto, sottolineando l’assenza di risorse per quest’ultima opera. "Sulla Tirrenica non sono arrivate risorse aggiuntive dal governo nazionale – ha detto l’assessore -. Non è una polemica politica ma è una fotografia dell’esistente. C’è stato il de-finanziamento del collegamento ferroviario per valorizzare la Darsena Europa, il bypass per Pisa, il collegamento con la Collesalvetti ed è incomprensibile che non si siano trovati nemmeno i soldi per la progettazione e la modifica del progetto autostradale, che tra l’altro nel frattempo ha perso anche le autorizzazioni ambientali e la progettazione a favore di Anas, della messa in sicurezza dell’Aurelia".