REDAZIONE FIRENZE

"Scuola e salute priorità". Dal comitato salmonella alla politica della Piana

È alla prima esperienza in politica e l’inizio, con le Regionali, è un salto di difficoltà notevole. Letizia Marchese, 31...

È alla prima esperienza in politica e l’inizio, con le Regionali, è un salto di difficoltà notevole. Letizia Marchese, 31...

È alla prima esperienza in politica e l’inizio, con le Regionali, è un salto di difficoltà notevole. Letizia Marchese, 31...

È alla prima esperienza in politica e l’inizio, con le Regionali, è un salto di difficoltà notevole. Letizia Marchese, 31 anni, impiegata nell’area manager di una nota catena francese, mamma e anche iscritta alla Facoltà di Scienze politiche di Firenze, è stata in prima linea, dal settembre dell’anno scorso, come referente del Comitato ’Action Salmonella’ nato dopo i circa 270 casi di infezione da salmonella verificatisi nelle refezioni di una serie di Comuni, fra l’altro della Piana, gestite da "Qualità&Servizi". Sarà candidata per la Lega al consiglio regionale nel collegio Firenze 4.

Marchese come è nata questa candidatura?

"Nell’ultimo anno, con la vicenda della salmonella nelle scuole della Piana, mi sono avvicinata alla politica e devo dire che questa passione, che già avevo, si è sviluppata anche grazie al capogruppo della Lega di Sesto, Daniele Brunori, che mi ha fatto scoprire un modo di fare politica più concreto, più vicino alle persone. Da lì poi mi è stata fatta la proposta di candidarmi ed ho accettato volentieri per poter dare il mio contributo, per quanto possibile".

Il suo impegno nella vicenda salmonella è stato comunque fondamentale…

"È stato un inizio ma sicuramente, come cittadina, vedo e vivo tante cose che non vanno, perciò ho detto proviamoci. La mia, comunque, è una candidatura a titolo esclusivamente personale, non rappresento in questo momento il comitato che è apolitico e apartitico e ha già due nuove mamme referenti".

Quali sono i temi principali che tratterà in particolare se sarà eletta?

"Sono due e il primissimo è la salute dei bambini e la tutela delle famiglie. Da mamma so quanto sia fondamentale sapere ciò che mangiano a scuola i nostri figli e che deve essere tutto sano. L’inchiesta sulla salmonella ha dimostrato che non possiamo più accettare leggerezze del genere. Ho contribuito alla nascita del comitato perché le famiglie non fossero lasciate da sole e perché ci fossero controlli più seri, più frequenti e trasparenti. Un altro punto centrale è la disabilità perché vivo questa esperienza direttamente con un mio familiare e mi rendo conto che servono delle risorse e degli strumenti reali. Tantissime famiglie si sentono da sole e quasi abbandonate perché magari hanno dei figli disabili: un esempio calzante è anche quello degli insegnanti di sostegno o anche l’inizio di un semplice percorso terapeutico".

Sandra Nistri