PIETRO MECAROZZI
Cronaca

Scontri al corteo, restano i lividi: "Torneremo sul lungarno. Non ci fermate"

L’assemblea dei liceali in Santissima Annunziata: "I professori ci staccavano le foto di Gaza"

La studentessa presa a manganellate sul lungarno di Firenze durante la manifestazione pro Palestina

La studentessa presa a manganellate sul lungarno di Firenze durante la manifestazione pro Palestina

Firenze, 29 febbraio 2024 – Ci mette la faccia Maria. Nonostante il livido sotto l’occhio e i dolori non ancora del tutto assorbiti, ieri ha voluto scendere in piazza Santissima Annunziata accanto ai suoi amici del collettivo K1 del liceo Machiavelli-Capponi, per chiedere a gran voce "la fine del conflitto, il cessate il fuoco immediato, la fine dell’occupazione coloniale israeliana".

"Non saranno i manganelli a fermarmi", ci aveva detto la giovane dopo che lo scorso venerdì, durante gli scontri, si era beccata un colpo sul volto, con tanto di rottura del setto nasale e taglio sotto l’occhio. E così è stato: con in mano il megafono Maria ha ripetuto che "in questi giorni non gli è stata fatta la domanda più importante": ovvero "perché eravamo in quel corteo?". Per la pace, per "riportare il discorso centrale verso la necessità di parlare di Palestina", spiegano alcuni dei presenti. "Muoiono ogni giorno centinaia di ragazzi della nostra età a Gaza – aggiunge una ragazza –, i manganelli non ci spaventano".

Al Machiavelli -Capponi, nei giorni prima di questa manifestazione, spiega ancora una studentessa, "abbiamo attaccato foto di Gaza che mostravano la distruzione e la morte di quei luoghi, preside e vicepreside hanno dato l’ordine di staccare e buttare tutto, questo teatrino è durato per una settimana in cui si riattaccavano le foto e la scuola le staccava".

In Santissima Annunziata non ci sono forze dell’ordine schierate, l’assemblea si svolge pacificamente e i partecipanti si alternato tra sbandieramenti e arringhe dal megafono. Altra storia invece sarà quella di sabato prossimo: gli studenti medi e universitari, docenti, rappresentanti di Sì Cobas, della comunità palestinese e la capogruppo di Sinistra progetto comune, Antonella Bundu, si troveranno alle 18 di fronte al consolato degli Stati Uniti a Firenze e poi si muoveranno in corteo fino al rione di San Frediano.

“Vogliamo tornare sotto al consolato Usa. Siamo gli stessi che sono stati caricati, gli stessi che adesso vogliono riprendersi quello spazio aperto", spiega una ragazza che sventola la bandiera della Palestina.