MONICA PIERACCINI
Cronaca

Detrazione in dieci anni e nuovo assetto per il Sismabonus

I tempi dei rimborsi per chi sostiene spese di ristrutturazione edilizia

Lavori in un cantiere edile (foto di repertorio)

La circolare dell’Agenzia delle Entrate 8/E chiarisce anche un altro punto importante: chi ha sostenuto spese nel 2023 per interventi agevolati può scegliere di spalmare la detrazione su dieci anni, in dieci rate di pari importo. Questa opzione può essere esercitata tramite la presentazione di una dichiarazione integrativa entro il 31 ottobre 2025. In caso di maggior debito d’imposta, sarà possibile effettuare il versamento senza sanzioni né interessi entro il termine previsto per il saldo delle imposte relative al 2024.

Tra le novità illustrate dalla stessa circolare c’è anche il nuovo assetto del Sismabonus, la detrazione fiscale per i lavori di miglioramento antisismico degli edifici, che subisce un’ulteriore riduzione delle percentuali rispetto al passato. Per le spese sostenute nel 2025, la detrazione, anche in questo caso, è fissata al 36%, mentre per quelle che si effettueranno nel 2026 e nel 2027 la percentuale scenderà al 30%. Inoltre, sale al 50% per il 2025 in caso si tratti di abitazione principale. Resta invariato, invece, il limite massimo di spesa detraibile per unità immobiliare, fissato in 96mila euro.

Il beneficio interessa tutte le tipologie di intervento già previste, comprese le operazioni che portano al miglioramento di una o due classi di rischio sismico, i lavori sulle parti comuni dei condomìni e le demolizioni e ricostruzioni effettuate da imprese per la successiva vendita.

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