
Uno degli oltre 75 varchi che presidiano buona parte del territorio comunale fiorentino. Da giugno scatteranno le sanzioni
Per ora hanno osservato in silenzio, i 77 occhi elettronici dello Scudo verde che dal primo aprile scrutano le targhe di chi entra in città. Ma dal primo giugno – salvo nuove diverse indicazioni di Palazzo Vecchio – sono pronti a farla pagare cara a chi non ha titolo, o meglio classe d’inquinamento, per farlo. Altri ’osservati speciali’ saranno i pullman turistici: i varchi saranno uno strumento importante anche per la verifica dei flussi dei bus e del relativo pagamento del ticket di ingresso.
Per adesso a rimanere fuori dalla cortina di 50 chilometri di porte telematiche – che ingloba 38 chilometri quadrati di città, pari al 66% della superficie del centro abitato e 37% della superficie comunale – 24 ore al giorno, sono quei veicoli più vecchi e inquinanti, si parla quindi di mezzi con trent’anni d’età, che già da quindici anni non potevano circolare dentro Firenze. Solo che d’ora in poi non ci sarà più modo verso di farla franca, per quei furbetti che in città ci entravano lo stesso. All’atto pratico, il divieto è rivolto a ciclomotori e motocicli a benzina e diesel Euro 0 e 1 con categoria da L1 a L7, per auto per il trasporto di persone con categoria M2 e M3 a benzina Euro 0 e diesel Euro 0 e 1 (47.884 in circolanti secondo i dati di Aci Italia al 31 dicembre 2023), per veicoli dedicati al trasporto di ’cose’ o trasporti specifici (N1, N2, N3) benzina e diesel Euro 0.
Nel 2026 la gradualità dei divieti aumenterà andando a coinvolgere altri mezzi: ciclomotori e motocicli a benzina e diesel Euro 0 e 1, auto a benzina Euro 0 e 1 e diesel Euro 0-1-2 per un parco mezzi coinvolto di 61.457 (Aci Italia), autoveicoli per il trasporto di cose o trasporto specifici Euro 0-1 benzina e diesel.
Nel 2027 si avrà un’ulteriore estensione dei divieti. Ecco chi riguarderà: ciclomotori e motocicli benzina e diesel da Euro 0 a 2, auto a benzina Euro 0-1-2 e diesel Euro 0-1-2-3. Qui il parco mezzi circolante al dicembre ’23 sfora il muro dei 100mila veicoli secondi Aci Italia (104.602). Divieto anche gli autoveicoli per trasporto di cose e per trasporti specifici da Euro 0 a 2.
Per chi è interdetto all’accesso a Firenze, ci sono comunque delle vie di fuga laterali all’interno del territorio comunale. Rimane possibile percorrere alcune direttrici di collegamento importanti, e ci sono vie di accesso a poli strategici: Ospedale di Careggi, l’aeroporto Vespucci, le grandi zone produttive, i grandi centri commerciali, parcheggi scambiatori.
C.C.