Firenze, 14 febbraio 2023 - “L’amore non ha bisogno di tante parole per essere spiegato”, “Fai il boss ma il tuo soprannome è tenerone”, “Sofia ti amo”. Dichiarazioni d’amore all’Iis Sassetti-Peruzzi, che per San Valentino ha realizzato “The love board”, una lavagna da riempire di colorati post-it per dire ciò che finora i ragazzi non hanno avuto il coraggio di dirsi di persona.
C’è chi ha trovato il coraggio di far sapere al compagno che è innamorato di lui, chi ha espresso l’amore per il proprio paese di origine - del resto, al Sassetti-Peruzzi ci sono ben novanta nazionalità rappresentate tra i banchi di scuola, - chi ha voluto dire alla sua insegnante che è “bellissima” e chi invece, probabilmente scottato da una recente delusione amorosa, ha vergato il proprio odio per il giorno degli innamorati. Molti post-it sono in bella mostra, in questa speciale lavagna. Ma altri sono stati recapitati ai destinatari dai rappresentanti d’istituto. Così, molti amori ‘nascosti’ sono venuti allo scoperto. E….se son rose fioriranno.

Per una volta, dunque, si dichiara amore con carta e penna. E non via Instagram o Whatsapp come generalmente avviene oggi tra i giovani. “Ma c’è anche chi riesce a dirlo di persona”, sorridono alcuni studenti. Praticamente tutti hanno partecipato all’iniziativa, che è piaciuta tantissimo. Ecco dediche per il prof di ginnastica, per il vicepreside ed un cuore tutto per il preside.
“L’idea era dare spazio all’espressione in generale dell’amore - spiega il dirigente, Osvaldo Di Cuffa -. Mi ha colpito il messaggio di un alunno peruviano, che ha scritto che il suo più grande desiderio è tornare in Perù. Che gioia vedere poi bigliettini scritti in cinese. Solitamente gli alunni con gli occhi a mandorla hanno difficoltà ad esternare i propri sentimenti. Invece, in questa occasione si sono aperti”. Tra i più curiosi: “Grazie mille Leo. Se non ci fossi tu oggi avrei almeno dieci chili in più”. Bello poi il pensiero di un allievo: “L’amicizia è la più bella forma d’amore”. E da domani? “La lavagna resterà per continuare a dar voce ai ragazzi, che qui potranno fare proposte su come migliorare la scuola”, sorride il preside.