LISA CIARDI
Cronaca

Riflettori sul condominio. Acqua, liti dal rubinetto per contatori e bollette

Di solito c’è un unico strumento di rilevazione dei consumi per l’intero stabile. Se qualcuno non paga il rischio-distacco ricade sull’intera comunità.

Di solito c’è un unico strumento di rilevazione dei consumi per l’intero stabile. Se qualcuno non paga il rischio-distacco ricade sull’intera comunità.

Di solito c’è un unico strumento di rilevazione dei consumi per l’intero stabile. Se qualcuno non paga il rischio-distacco ricade sull’intera comunità.

L’acqua costituisce uno dei beni preziosi e necessari per la nostra vita ma anche un problema molto ricorrente nei condominii, dove spesso è oggetto di discussioni, liti e contenziosi. Ne abbiamo parlato con l’avvocato Luca Santarelli, esperto in tematiche condominiali.

Partiamo dalle basi, ci può spiegare perché, così spesso, esiste la questione acqua nel condominio?

"Il condominio ha un solo contatore, cosiddetto aggregante. Quelli che tutti noi abbiamo nelle nostre abitazioni, sono infatti solo contatori di lettura che sono collegati al contatore del condominio. In pratica quindi, il contatore misura il consumo d’acqua del condominio che è pari alla sommatoria di tutti i consumi registrati negli immobili facenti parte lo stabile (quelli segnati nei contatori di lettura individuali), oltre eventuali perdite. Questa complessità è il primo motivo di discussioni e liti".

E se un condomino non paga?

"Appunto… Se uno o più condomini non pagano sono rogne, mi passi un termine molto pratico e poco giuridico. Infatti, se uno solo è il contatore (quello aggregante), una sola la bolletta, uno solo il soggetto pagatore (il condominio). Da qui discende che quando negli stabili, uno o più condomini sono morosi, il loro mancato pagamento incide su tutti gli altri condomini, visto che la conseguenza ultima è il rischio di arrivare alla sospensione dell’erogazione dell’acqua. Non sono nuovi casi di distacco dei contatori negli stabili morosi, anche il quotidiano La Nazione spesso ha dato risalto a questi fatti di cronaca, benché negli ultimi anni sia molto aumentata l’attenzione dei gestori proprio per evitare disservizi a chi non ha colpe".

Ci sono altri motivi che possono generare problemi?

"Il primo è appunto quello appena detto, ovvero che per questa voce di spesa incide molto il debito del singolo nella sfera giuridica e direi nelle tasche degli altri condomini. L’altra questione attiene l’attività contabile svolta dall’amministratore e il suo operato. Va detto che spesso l’amministratore non ha contezza in tempo reale di chi sia il debitore visto che la lettura e i pagamenti transitano, quasi sempre, da una società esterna, quelli che vengono chiamati ’letturisti’".

In caso di debito, il distacco è immediato?

"No. Le società, spesso a partecipazione pubblica, prima del distacco mandano diversi avvisi".

Ma per lei il distacco è lecito?

"Come cultore della materia ho più di un dubbio. Nel Codice civile troviamo una norma specifica il cui precetto è assai chiaro: prima di perseguire i condomini, occorre escutere (termine giuridico molto importante) il moroso, cioè aggredire i suoi beni per saldare il debito".

Lisa Ciardi