LORENZO OTTANELLI
Cronaca

Premio Città di Firenze. I finalisti si presentano

C’è un bambino, è fuggito dalla Georgia con il padre e il fratello. La madre non è mai riuscita a...

Leo Vardiashvili (Kiera Palmer Photography)

Leo Vardiashvili (Kiera Palmer Photography)

C’è un bambino, è fuggito dalla Georgia con il padre e il fratello. La madre non è mai riuscita a raggiungerli. Lui è Saba e cresce a Londra. Quando il padre e il fratello tornano a Tbilisi, scompaiono. Saba, cresciuto, giunge nella sua città d’origine ed è qui che iniziano i misteri, ma anche la ricerca degli scomparsi. Proprio in città verrà aiutato da un tassista che cerca la figlia, anche lei scomparsa.

È così che inizia il romanzo di Leo Vardiashvili, finalista al diciannovesimo Premio Gregor Von Rezzori – Città di Firenze, edito da Bompiani e tradotto da Patrizia Managò. In questo ‘Vicino a una grande foresta’, l’autore racconta sé stesso e la sua ricerca della verità. Il protagonista, infatti, è un alter ego di Vardiashivili, entrambi sono sfuggiti dalla Georgia, entrambi sono cresciuti a Londra, entrambi vogliono sapere la verità.

Una verità che porta nel fitto della foresta, in quel conflitto che non si è mai fermato, di un popolo che vuole vivere. Ed è proprio in questa foresta che i fantasmi appaiono, uno dopo l’altro. Un racconto avvincente di cui Khaled Hosseini (autore di ‘Il cacciatore di aquiloni’) ha detto: "Mi ha distrutto. Sono rimasto senza fiato, ho riso e pianto tutto il tempo".

Un’opera prima che l’autore presenterà oggi alle 17,45 all’Altana della Biblioteca delle Oblate insieme a Maaza Mengiste, giurata del Premio, in un pomeriggio dove anche gli altri quattro finalisti presenteranno i loro romanzi accompagnati dai giurati. L’appuntamento è a partire dalle 15.

Gli autori della cinquina, oltre a Vardiashvili, sono Kaveh Akbar, Jenny Erpenbeck, Ferdia Lennon e Adam Thirlwell.

La premiazione conclusiva, invece, si svolgerà domani alle 18 nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio.

Lorenzo Ottanelli