Ponte a Niccheri, infermieri e oss pronti alla mobilitazione. “Stress a livelli preoccupanti”

“Carenze di organico e reparti fatiscenti, è ora di investire nella sanità”, la denuncia di Francesco Congiu, delegato della Fp Cgil per l'Asl Toscana Centro

L'ospedale di Ponte a Niccheri

L'ospedale di Ponte a Niccheri

Firenze, 16 maggio 2023 – Secondo gli standard europei, ogni infermiere dovrebbe seguire sei, al massimo otto, pazienti. All'ospedale di Ponte a Niccheri, come nel resto d'Italia, il rapporto è invece di uno a dieci.

«Con il Covid e l'attenzione che c'è stata per il personale sanitario – spiega Francesco Congiu, delegato della Funzione pubblica Cgil e infermiere in terapia intensiva all'ospedale di Santa Maria Annunziata - pensavamo che davvero ci fosse la volontà di risolvere problemi annosi quali la carenza di personale, soprattutto di infermieri e operatori socio sanitari nei reparti di degenza, ma niente è stato risolto e, anzi, andando verso l'estate, con le ferie, che si aggiungeranno a assenze per malattia e aspettative, la situazione peggiorerà. Per questo lanciamo l'allarme, cercando di sensibilizzare anche i cittadini», sottolinea il sindacalista, che ricorda come sia stato fatto anche un concorso per infermieri, ma a livello regionale c'è il blocco delle assunzioni.

«Il personale infermieristico non ce la fa più: il carico di lavoro è sempre più elevato e lo stress a livello fisico e psicologico è a livelli preoccupanti. Come se non bastasse – aggiunge Congiu – l'ospedale di Santa Maria Annunziata soffre anche di gravi problemi strutturali. Sono stati spesi cinque milioni di euro per fare l'ingresso, con bar e due sale convegni, all'esterno verrà fatto un laghetto, ma non si è pensato all'interno, dove ci sono reparti con i letti inagibili e un numero di bagni insufficienti per i pazienti. E' capitato, e non una volta sola, che le sale operatorie siano state chiuse un paio di giorni perché c'era un eccesso di calore in sala operatoria a causa di un guasto all'impianto di riscaldamento. C'è già un progetto per rinnovare la rianimazione che sarebbe dovuto partire un anno fa. Forse i lavori partiranno a settembre, ma ancora non è certo».

«Basta con i tagli alla sanità», protesta il delegato sindacale, che annuncia, dopo le manifestazioni di Milano e Bologna alle quali hanno partecipato anche rappresentanti fiorentini, nuovi presidi davanti agli ospedali della città.

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