
Le slot machine, molto facile da trovare in città, catturano sempre più l’attenzione dei fiorentini
Il gioco d’azzardo cresce, anche a Firenze, col rischio di diventare una vera e propria piaga sociale. Questa la denuncia di Cgil e Federcosumatori, che ieri hanno organizzato un confronto con le istituzioni per illustrare i dati e lanciare l’allarme, presentando anche "Il libro nero dell’azzardo - Mafie, dipendenze, giovani" (2024) curato insieme alla Fondazione Isscon. "Siamo di fronte a un fenomeno devastante e in aumento – ha spiegato Laura Grandi, presidente di Federconsumatori Toscana -. Il gioco d’azzardo non è intrattenimento. È una piaga che distrugge famiglie, impoverisce i lavoratori e colpisce i più fragili. La sua crescita, soprattutto nella dimensione online, comporta costi umani e sociali enormi". E mentre i dati 2024 relativi alla Toscana saranno resi noti nei prossimi giorni, ieri sono stati forniti in anteprima quelli del Comune di Firenze. Qui, la stima del gioco d’azzardo complessivo (fisico e online) per il 2024 va tra gli 860 e gli 870 milioni di euro. "Cifra imponente – è stato spiegato - che incide in modo rilevante sul tessuto economico e sociale della città".
La raccolta complessiva pro capite ha raggiunto, nelle ultime rilevazioni, i 2.760 euro fra i fiorentini oltre i 18 anni. Significativa anche la distribuzione dei volumi: sempre secondo lo studio condotto da Massimiliano Vigarani, ricercatore di Federconsumatori, il 51,2% delle giocate avviene tramite raccolta online, mentre il restante 48,8% si concentra sul gioco fisico. Proprio l’azzardo via internet ha conosciuto una crescita esponenziale negli ultimi anni, diventando la principale modalità di accesso. Basti pensare che, sempre a Firenze, nel 2019, venivano giocati sul web 693 euro circa pro capite l’anno, mentre nel 2024 si è arrivati a 1.714 euro, con un trend in costante crescita.
In totale, sempre su Firenze, si è passati da una raccolta on line di 180 milioni di euro nel 2019 a 442 milioni di euro nel 2024. "Chiediamo alle istituzioni locali di mantenere una posizione ferma nei confronti del governo rispetto alla scelta di non eleminare in alcun modo il divieto alla pubblicità al gioco d’azzardo – ha detto Giancarla Casini, segreteria Cgil Firenze - nonché di supportare la richiesta della nostra organizzazione per avere una legge quadro nazionale che salvaguardi le competenze di Regioni e Comuni, visto che almeno sui nostri territori sono state emanate normative che hanno avuto ricadute positive. Infine chiediamo alla Regione di riaprire l’Osservatorio toscano, e all’Anci e a Federsanità di andare alla firma del nuovo protocollo con i sindacati sul Progetto Gioco-Lav in tempi rapidi. Invitiamo poi i Comuni dell’area metropolitana fiorentina a non sottostare alle proposte del governo rispetto alla destinazione di una parte degli introiti che potrebbero arrivare dal gioco d’azzardo, perché da un punto di vista morale ed etico è inaccettabile ed è un messaggio di svendita della loro autonomia rispetto alla salvaguardia di salute dei cittadini".
"Il gioco d’azzardo muove ogni anno, in Toscana, circa 8 miliardi di euro – ha detto l’assessora regionale al sociale, Serena Spinelli – ovvero ha lo stesso peso economico dell’intera sanità regionale. Una cifra enorme. I suoi meccanismi vanno a colpire purtroppo le persone più fragili e, troppo spesso, si parla poco di questo fenomeno. Mi auguro quindi che eventi come questo continuino e contribuiscano a tenere alta l’attenzione sul tema".