CHIARA CASELLI
Cronaca

Commozione Gatti : "Un ritorno a casa". Ora il Pegaso d’Oro

Il ’nuovo’ direttore artistico entrerà in carica nel 2026 .

Daniele Gatti, direttore musicale del Maggio Musicale, riceverà il Pegaso d’Oro, come annunciato dal governatore Giani

Daniele Gatti, direttore musicale del Maggio Musicale, riceverà il Pegaso d’Oro, come annunciato dal governatore Giani

Grande è il clamore in sala all’arrivo di Daniele Gatti, che dal 2026 torna a essere direttore musicale del Maggio. E a cui il governatore Eugenio Giani ha già promesso il Pegaso d’Oro. Questo ritorno è un’operazione ritenuta impossibile fino a poche settimane fa, concretizzata non tanto dalla diplomazia quanto dall’amicizia e dalla stima reciproca che legano il direttore d’orchestra milanese al sovrintendente Carlo Fuortes, cresciuta negli anni di collaborazione al Teatro dell’Opera di Roma. "In questi giorni – racconta Gatti senza artificio, quasi commosso – sono a Bayreuth a provare i Meistersinger di Wagner. Carlo mi chiama e mi dice: ’Riesci a fare un salto?’. E io: ’Per te a Firenze sì’. Sabato in auto a Milano, oggi qui in treno. Ci tenevo a sottolineare una cosa: sono passati sei mesi dalla fine del mio mandato precedente e questo intervallo può passare anche all’interno di una stagione quando si è titolati". Poi Gatti spiega: "Quello che è successo in questi mesi non riguarda il Teatro del Maggio e quindi non c’è stato niente che abbia portato a un’interruzione del rapporto dal punto di vista umano. Sono arrivato a Firenze in continuità con Pereira da Zurigo, poi c’è stato l’anno di commissariamento: a dire il vero, un anno formidabile. Lo sforzo di tutti, nessuno escluso, ha consentito a Fuortes di trovare una situazione da cui poter ripartire nel migliore dei modi. Subito mi ha chiesto di rimanere per altri cinque anni, ma in quel momento avevo già dato la mia parola a Giuseppe Sala per il Teatro alla Scala, poi le cose sono andate come sappiamo".

Gatti non si risparmia di parole al miele per Firenze e il Maggio. "Quando stamani (ieri, ndr) sono arrivato è stato come se non fossi mai uscito da questa casa. Quello che mi sento di dire adesso a cuore aperto è che, al di là dei progetti passati e futuri, Firenze è stata per me una tappa fondamentale. Tornarci in questa situazione è significativo. Tutto è successo così rapidamente... Nemmeno tre giorni e ci siamo ritrovati pronti a ripartire". Il ’nuovo’ direttore artistico enterà in carica ufficialmente nel 2026 e resterà fino al 30 giugno 2029 con la direzione di almeno tre opere l’anno dal 2027. "Non c’era modo di rientrare nella programmazione 2026 con una produzione operistica – spiega –. Il ciclo Beethoven era già stato programmato come direttore ospite. Avevo a disposizione le date che avevo riservato alla Scala tra novembre e dicembre ed ho pensato al ciclo Mendelssohn. Le produzioni operistiche riprenderanno dal 2027 con tre titoli d’opera all’anno e dai sei agli otto programmi sinfonici". Infine Gatti ringrazia il maestro Mehta. "Non ho mai incontrato un maestro che assistesse ai miei concerti e che venisse a salutarmi in camerino, veramente come un papà. La sua presenza in questo teatro è costante e tangibile, ma questo è un autentico segno di generosità che non ho mai riscontrato in altri colleghi. Sono contento, poi che il Teatro del Maggio possa avere il sovrintendente più importante che ci sia: un amico, una persona leale, un grande professionista".