Disfunzioni pelvi-perineali, dalla fisioterapia benefici per i pazienti

Se ne è discusso nel corso del primo congresso internazionale del gruppo di interesse specialistico in fisioterapia e riabilitazione del pavimento pelvico di Aifi che si è svolto a Firenze

Fisioterapia, molti i vantaggi per chi soffre di disturbi pelvi-perineali

Fisioterapia, molti i vantaggi per chi soffre di disturbi pelvi-perineali

Firenze, 15 maggio 2023 – La fisioterapia può contribuire a scongiurare interventi chirurgici e a ridurre l'utilizzo di farmaci su pazienti che hanno delle disfunzioni pelvi-perineali.

E' quanto è emerso nel corso del primo congresso internazionale del gruppo di interesse specialistico in fisioterapia e riabilitazione del pavimento pelvico di Aifi che si è svolto sabato 13 maggio a Firenze e al quale hanno partecipato più di 150 tra fisioterapisti, chirurghi, psicologi e nutrizionisti che si sono confrontati su attualità e innovazioni nell’ambito della riabilitazione del pavimento pelvico.

"Nel corso dell'evento – ha sottolineato il dottor Simone Cecchetto, presidente di Aifi, l'Associazione italiana di fisioterapia - è emerso più volte dagli interventi dei relatori come percorsi fisioterapici accuratamente progettati e inseriti fin nelle prime fasi dei percorsi di diagnosi e cura potrebbero contribuire a ritardare o evitare alcuni interventi chirurgici, a ridurre l'utilizzo di farmaci, come ad esempio gli antibiotici, a diminuire il ricorso a presidi per le incontinenze”.

“In un'epoca in cui la sanità – ha proseguito - deve affrontare la riduzione del numero di medici e di infermieri, nuove logiche di task sharing che vedano la fisioterapia come risorsa da inserire sempre più nei percorsi di cura potrebbero realmente contribuire a ridurre i costi".

"Ma soprattutto - ha concluso Cecchetto - la fisioterapia migliora la qualità di vita delle persone con incontinenze, con vulvodinia, con dolore pelvico cronico e tante altre condizioni. E lo fa con le sue competenze specifiche nella valutazione funzionale delle disfunzioni pelvi-perineali e delle ricadute in termini di disabilità, con la scelta condivisa con la persona e gli altri professionisti degli obiettivi, con strategie di provata efficacia come esercizi terapeutici, terapie manuali, terapie fisiche, dispositivi ed educazione terapeutica, con il monitoraggio del raggiungimento dei risultati attraverso indicatori di esito".

Il congresso è stato aperto dai saluti di rappresentati istituzionali della Società italiana di urodinamica, dell'Ordine dei fisioterapisti di Firenze Arezzo Lucca Massa Carrara Pistoia Prato e del corso di laurea in Fisioterapia dell'Università di Firenze. Hanno portato le loro esperienze anche i rappresentanti delle associazioni di pazienti Cistite.info e Comitato vulvodinia e neuropatia del pudendo.

Tra gli ospiti stranieri la dottoressa Sandy Hilton, fisioterapista di Chicago, che ha approfondito il ruolo del fisioterapista nella gestione del dolore pelvi-perineale".

Tanti temi innovativi trattati, dalle transizioni di genere alle endometriosi. "Con questo evento - ha sottolineato la dottoressa Elia Bassini, presidente del gruppo di interesse specialistico in fisioterapia e riabilitazione del pavimento pelvico di Aifi - abbiamo affrontato vari aspetti della fisioterapia nelle disfunzioni del pavimento pelvico, un campo davvero molto vasto".

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