
Nella foto il rendering del progetto del Centro Piscine, polemiche sulla riapertura
Le vasche coperte del Centro Piscine di Borgo San Lorenzo sono ancora senza acqua, ma continuano a riempirsi di polemiche. Il nuovo slittamento della data di riapertura riaccende gli animi. Con un post sui social e sul sito, il Comune ha parlato di "un ritardo nella consegna di alcuni componenti speciali per l’impianto di aerazione", annunciando "uno slittamento di sole poche settimane rispetto alla data prevista per l’apertura, fissata a metà ottobre". Ma già nell’ottobre 2024 l’assessore allo sport Timpanelli aveva parlato di una fine dei lavori per maggio 2025. Così il comitato sorto per contestare la modifica del progetto e il gruppo consiliare di minoranza Pd tornano all’attacco. La nuova giunta ha voluto una modifica in corso d’opera significativa, che ha allungato i tempi: quella di realizzare la vasca centrale tutta profonda, per consentire l’attività della società di pallanuoto. "Che non avrebbe riaperto nei tempi annunciati – nota Corrado Preti del Comitato che ha raccolto 1022 firme contro la piscina tutta a 180 cm di profondità – bastava guardare l’andamento dei lavori. Se si fosse seguito il vecchio progetto, finanziato per circa 2 milioni e 450 mila euro, la piscina avrebbe riaperto tra aprile e maggio 2025, rendendo meno complicati gli allenamenti delle squadre e avrebbe distolto meno energie economiche, lievitate con il cambiamento dell’altezza della vasca".
Il comitato ribadisce la propria critica di fondo: "Il vero tema è che il nuovo Centro Piscine non risponde ai valori sociali e di associazionismo, è in contrasto con la sua funzione di unico impianto natatorio coperto nel Mugello: spiace constatare che purtroppo hanno prevalso le logiche agonistiche rispetto alla formazione e all’aggregazione sportiva. Nell’area metropolitana fiorentina, su 25 piscine coperte, solo tre hanno la profondità a cm 180 come la nuova piscina di Borgo. Una piscina dove non si tocca creerà problemi ai corsi per disabili, per anziani, fitness, scuole e ai bambini". "Condividiamo la posizione del comitato – rincara la capogruppo Pd Becchi -. La scelta di modificare la vasca è una scelta che penalizza la gran parte dell’utenza a favore di un ridotto numero di persone. La piscina doveva aprire a maggio, per colpa di questa modifica era slittata a settembre. Ora sì annuncia l’ennesimo ritardo e la giunta non indica neppure una data". Il Pd ha presentato anche un’interrogazione sulla gestione delle piscine. "Siamo molto preoccupati per la situazione economico-finanziaria della Vivilosport - conclude Becchi - il consiglio comunale non ha avuto la possibilità di conoscere il nuovo cda".
Paolo Guidotti