PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

Piano operativo, ritardi nel mirino: "Rischio stop dei lavori da ottobre"

La replica del sindaco Buti: "Allarmismi inutili, le norme di salvaguardia limitano solo alcuni interventi"

Giampaolo Buti, sindaco di Firenzuola

Giampaolo Buti, sindaco di Firenzuola

"Firenzuola potrebbe subire uno stop edilizio a partire da ottobre 2025, a causa dei pesanti ritardi nell’adozione del Piano Operativo Comunale (POC), avviato nel 2022 ma ancora lontano dall’approvazione". Lo denuncia il gruppo di minoranza di centrosinistra Bene Comune. L’avvio del procedimento è stato in ottobre 2022, e dopo tre anni scattano le norme di salvaguardia: "Un rischio concreto – dice Bene Comune, che avrebbe gravi ripercussioni su cittadini, imprese e agricoltura. Alla nostra interrogazione abbiamo ricevuto risposte evasive e nessuna data certa. Ci siamo quindi attivati presso la Regione per valutare eventuali margini di deroga, ma la situazione resta allarmante".

La replica del sindaco firenzuolino Giampaolo Buti arriva a stretto giro. "Allarmismi inutili, quelli di Bene Comune – dice il sindaco -. Le norme di salvaguardia limitano solo alcuni interventi, le nuove costruzioni civili e le ristrutturazioni con ampiamento volumetrico sostanziale. E gli annessi hobbistici diversi dalle aziende agricole. Tutto il resto, comprese ristrutturazioni normali e gli interventi nelle aziende agricole si possono fare. La redazione di uno strumento urbanistico ha tempi lunghi. Il Comune di Scarperia e San Piero ad esempio è già in norme di salvaguardia da oltre un anno e mezzo, e contrariamente alle ipotesi di catastrofe ipotizzate dai nostri consiglieri di opposizione, non mi pare sia successo niente di sconvolgente a cittadini ed alle attività produttive".

Buti il ritardo lo riconosce: "Si è perso circa un anno e mezzo a causa dell’emergenza frane del 2023, che ha intasato a lungo il nostro ufficio tecnico. Il nostro obiettivo è comunque di portare il POC in adozione entro il 2025". Secondo il sindaco a Firenzuola la costruzione ex-novo di abitazioni sarebbe comunque molto limitata: "La linea della Regione è quella del "consumo del suolo zero" e il piano strutturale dell’Unione dei Comuni del Mugello, già da tempo approvato, recepisce questa indicazione".

Paolo Guidotti