
Fra deroghe e listino bloccato, le richieste dei territori. L’ultima parola nella direzione regionale di lunedì 8
"Tanto decide tutto Fossi", borbottano qua e là le federazioni territoriali Pd. Ma mica tutte hanno tenuto conto dei desiderata del loro segretario regionale nel formulare le proposte di candidature. Come evitare di inserire nella rosa gli assessori uscenti con due mandati sul curriculum. Di nuovo, "tanto è Emiliano che decide anche le deroghe". Epperò, la prima notizia: la direzione regionale verità sulle liste è fissata per lunedì 8, quattro giorni prima del termine ultimo di presentazione, venerdì 12.
Ieri sera doppia direzione a Firenze, cittadina prima e metropolitana poi. La linea? "Ripartire dagli uscenti". Ma discontinuità e cambiamento passano anche dai nuovi nomi di area schleiniana. Con un bell’asterisco nascosto rivolto al Pd Toscana: aprire una riflessione sull’utilizzo del listino bloccato, mai opzionato sin qui.
Il beneficiario sarebbe Iacopo Melio, consigliere schleiniano al primo mandato, simbolo della sinistra dei diritti civili, 11mila preferenze nel 2020. Operazione "digeribile" bisbigliano i riformisti, convinti che sia la via a senso unico per aprire praterie ai due nardelliani doc, Cristina Giachi e Andrea Vannucci, in un collegio più ristretto per i dem per effetto del campo largo a tutti i costi. Nessuna promozione per Luca Milani, lo schleiniano resterà capogruppo dei dem in Palazzo Vecchio.
"Consegniamo al Pd regionale una rosa di nomi che tiene conto della storia e del percorso fatto, aprendola anche a esperienze civiche per renderla il più completa e competitiva", commenta il segretario del Pd Firenze Andrea Ceccarelli. Mentre quella metropolitana Monica Marini rimette a Fossi le candidature nel collegio Firenze 2 (Mugello) di big come l’assessora uscente Serena Spinelli, i consiglieri Cristiano Benucci e Fiammetta Capirossi, e nel collegio di Firenze 4 (Piana) l’assessora Monia Monni e il consigliere Fausto Merlotti. Marini si fa portavoce di un auspicio, che Monni e Spinelli siano "confermate nella futura giunta" e capolista nei rispettivi collegi. In caso di mancate deroghe, la richiesta è "che venga riconosciuto l’ottimo lavoro svolto assicurando un elemento di continuità nella futura giunta regionale".
E fuori dalle mura del capoluogo? Un gran bel risiko. Nel marasma politico-giudiziario, a Prato si punta sull’ex sindaco Biffoni. L’Empolese Valdelsa (Firenze 3) fa altrettanto con la coppia riformista Barnini e Cucini, ex primi cittadini di Empoli e Certaldo. Siena rema controcorrente e tiene il punto inserendo nella rosa dei sei nomi Simone Bezzini, assessore alla Sanità bisognoso di deroga. A seguire, i due consiglieri uscenti Anna Paris e Elena Rosignoli.
A Pistoia il capolista sarà Bernard Dika, pronto al grande salto dopo 5 anni da portavoce del governatore Giani, al netto della guerriglia correntizia orchestrata dai ‘giacomelliani’, pronti a scommettere su l’outsider Riccardo Trallori. Arezzo ragiona per vallate. La Valtiberina appoggia la segretaria provinciale Barbara Croci, capolista ad Arezzo solo se Fossi pensiona un peso massimo come Vincenzo Ceccarelli, spinto però da tutto il Casentino. Senza il suo "lodo" aggira mandati, la direzione provinciale ha chiesto per lui un assessorato esterno, senza chiudere le porte all’eventuale corsa da sindaco per Arezzo che nel ‘26 va al voto. La Valdichiana non ha dubbi: all-in su Roberta Casini, sindaca di Lucignano, riformista e gianiana d’annata.
Altro guazzabuglio è Lucca: a Fossi arriveranno 9 nomi per 8 posti, frutto di una spaccatura tra la Lucchesia e la Versilia sul delegato in Europa per il Comitato delle Regioni Luca Menesini (Capannori). Con Avs in coalizione, lo spauracchio è passare da due a un solo eletto. Rischia grosso l’ex sfidante di Fossi al congresso Valentina Mercanti, come l’altro consigliere uscente Mario Puppa. Insidiati dall’ex di Camaiore Alessandro Del Dotto, giovane d’esperienza, appuntato nel ‘22 da Giani consigliere speciale per la Costa.
A proposito, Livorno reclama a questo giro un assessore, senza dimenticare la "valorizzazione" di Francesco Gazzetti dopo 10 anni in Consiglio. Il rinnovamento (imposto) in lista passa dal segretario provinciale Alessandro Franchi, dal ritorno dell’ex assessore regionale all’istruzione Cristina Grieco nel Rossi II, a quella comunale al Porto Barbara Bonciani.