TERESA SCARCELLA
Cronaca

Parco del Mensola, il blitz. Sgomberata la baraccopoli: "Ripristinata la legalità"

Ieri l’operazione della Municipale: quattro gli occupanti evacuati e denunciati. La sindaca Funaro: "Bonifica e messa in sicurezza spettano alla proprietà".

Gli agenti del reparto antidegrado della Municipale impegnati nello sgombero della tendopoli (PressPhoto)

Gli agenti del reparto antidegrado della Municipale impegnati nello sgombero della tendopoli (PressPhoto)

di Teresa Scarcella

Lo sgombero della tendopoli abusiva al parco del Mensola era nell’aria da tempo, da quando, dopo l’incendio scoppiato a giugno tra le baracche, le polemiche si erano fatte più forti. "Ci stiamo lavorando" aveva detto il comandante della municipale Francesco Passaretti. Detto fatto. Ieri, alle prime luci mattutine, con la città in risveglio, gli agenti del reparto antidegrado sono entrati dentro l’accampamento soprendendo nel sonno i residenti abusivi. Erano in quattro, tutti di origini tunisine, ancora nei loro giacigli di fortuna e gli occhi chiusi, sotto tetti improvvisati e costruiti con materiale di scarto nelle tende, tra vecchie coperte e materassi malridotti. Intorno a loro, montagne di immondizia, mobilia vecchia e rovinata. Bottiglie di birra per terra che accompagnavano le loro serate, cialde di caffé che davano il via alle loro giornate. E poi bici, alcune elettriche di ultima generazione ed evidentemente molto costose. Nascosti dagli occhi indiscreti del mondo esterno, grazie alla fitta vegetazione che rende l’accesso più complicato, e l’interno più misterioso.

In quattro sono stati fermati, dicevamo, per occupazione abusiva, e due di loro anche per possesso di sostanze stupefacenti (hashish e cocaina). Senza opporre la minima resistenza, ancora assonnati, sono stati portati in centrale. Meno del previsto. "Gli altri devono essere andati via" è la frase che rimbalza tra gli uomini in borghese. ’Gli altri’ sarebbero i cittadini di origine rom che per primi, stando alle forze dell’ordine, si sarebbero insediati in quel grande appezzamento di terra di proprietà dell’Ad Casa srl, che fa capo ad Andrea Duranti (la società che si è impossessata del ’mostro’ del Poggetto per riportarlo a nuova vita, per intendersi). Tutti uomini, dediti perlopiù alla raccolta abusiva di rifiuti e alla conseguente rivendita dei pezzi, quindi ferro e rame. Di loro, però, neppure l’ombra ieri mattina. In compenso c’erano i loro ’coinquilini’, con cui evidentemente condividevano gli spazi nel rispetto delle proprie attività. Sul posto, a blitz ultimato e con le forze dell’ordine ormai ’a riposo’, è subentrato il volto politico di questa operazione, con la sindaca Sara Funaro - accompagnata dal comandante Passaretti - e Michele Pierguidi, presidente del Q2, che insieme all’assessore alla Sicurezza, Andrea Giorgio, avevano segnalato la situazione del Mensola al Cosp.

Tutti soddisfatti per quello che è stato "un intervento importante per garantire legalità, decoro e sicurezza a tutta la zona". Si può sintetizzare così il pensiero della sindaca. "Il secondo nel quartiere, dopo quello di via del Mezzetta" fa notare l’assessore. Alla proprietà, rappresentata sul posto da un geometra della società, la componente politica ha chiesto di "provvedere alla bonifica, alla manutenzione e alla messa in sicurezza, così da impedire che la situazione si ripresenti". La reazione immediata è stata di pronta disponibilità.