
Il taglio del nastro della struttura che si chiamerà Aula Viola
Si chiama ’Aula Viola’ il nuovo importante tassello del progetto ’Dopo di Noi in Mugello’, mirato ad offrire a persone disabili opportunità di autonomia ed inclusione. Il progetto vede già altri centri funzionanti, a Marradi come a Borgo San Lorenzo. Quello nuovo, a Barberino di Mugello è stato realizzato grazie a fondi Pnrr, 358mila euro, che hanno consentito di recuperare e attrezzare un immobile comunale in via XX Settembre, gli ex-macelli, da anni poco utilizzato. Ora lo spazio è destinato a ospitare persone con disabilità che hanno seguito un percorso di formazione sulle competenze digitali della quale si occuperà la Cooperativa sociale Proforma; ed è dotato di scrivanie motorizzate, soluzioni domotiche e tecnologie informatiche con ausili di ultima generazione.
All’inaugurazione, insieme al sindaco Sara Di Maio e all’assessore al Sociale, Federica Vannetti, hanno partecipato il presidente della Società della Salute, Leonardo Romagnoli, il direttore, Marco Brintazzoli, il presidente dell’Unione dei Comuni, Tommaso Triberti e l’assessore regionale al sociale, Serena Spinelli. Prima di tagliare il nastro sono stati presentati anche gli altri centri. La Casina di Borgo San Lorenzo è un appartamento gestito dalla cooperativa Arca, e utilizzato da una ventina di persone. La Mongolfiera di Marradi è invece una comunità alloggio per persone adulte con disabilità prive di una rete familiare di supporto, gestita dalla cooperativa Co.M.E.S, con l’obiettivo di evitare l’istituzionalizzazione.
"L’obiettivo primario dell’Aula Viola – ha spiegato l’assessore Vannetti - è stato quello di realizzare uno spazio abitabile, finalizzato alla promozione di percorsi di vita indipendente e di inserimento lavorativo per persone disabili. La struttura accoglierà una prima iniziativa che coinvolgerà tre adulti, per un inserimento lavorativo basato sull’utilizzo di tecnologie per il lavoro da remoto. Abbiamo anche altri progetti, come quello di utilizzare lo spazio esterno, sfruttandolo per allestire uno spazio multisensoriale ‘naturale’ o per progetti di inserimento lavorativo in settori ‘verdi’".
Paolo Guidotti