Laddove un tempo c’era la sede della Asl, nel cuore di Grassina, ora sono nati due appartamenti che hanno un grande significato simbolico e sociale. Sono intitolati a due grandi grassinesi, esempi di impegno sociale, altruismo e generosità: Marzia Fabiani e Fabio Bernardini. I due appartamenti, per un totale di 300 metri quadri di superficie diventeranno la casa di nove persone con disabilità: qui potranno vivere in autonomia, condividendo spazi ed esperienze, seguite e guidate giorno e notte da personale qualificato e preparato in un ambiente accogliente e sicuro. Sono le case del "Durante e dopo di Noi", realizzati grazie a 420 mila euro da Pnrr dal Comune e dalla Società della Salute. Laddove un tempo c’erano ambulatori, infermeria, consultorio, oggi ci sono camere da letto, due grandi cucine, servizi igienici e spazi comuni per imparare a vivere da soli fin da ora e quando mamma e babbo non ci saranno più.
Il taglio del nastro ha segnato un sogno realizzato. Col sindaco Pignotti, l’assessore Baragli e il direttore della Sds Naldoni, c’era la Fondazione Nuovi Giorni a cui è stata affidata la conduzione delle due case in collaborazione con le associazioni Orizzonti, InSuperAbili e Fratellanza Popolare di Grassina. Attorno a questi appartamenti si è alzata un’onda di solidarietà, con la mobilitazione di istituzioni, volontariato, cittadini, imprenditori e anche Unicoop che daranno un contributo per arredarli e completarli. "È solo il primo tassello – ha annunciato Pignotti tra gli applausi -: in accordo con il sindaco metropolitano Sara Funaro, è stato deciso che due casolari della tenuta di Mondeggi, in fase di recupero e riqualificazione, diventeranno nuove abitazioni per il "Durante e dopo di noi".
Manuela Plastina