Ridurre la vicenda giudiziaria che coinvolge Ilaria Bugetti a Prato è una comoda scorciatoia. La verità è un’altra: Bugetti, prima di indossare la fascia tricolore, è stata per oltre quattro anni una figura chiave in Regione, guidando la commissione Sviluppo Economico, forse la più strategica dell’intero Consiglio regionale, che si occupa di industria. Oggi qualcuno vorrebbe farci credere che questo non riguardi la Toscana? Non possono sostenere che Bugetti sia stata Biancaneve per quattro anni e sia diventata Crudelia Demon negli ultimi undici mesi. Come il Forteto non riguardava solo Vicchio e Dicomano e il Keu non era solo un problema di Santa Croce, la vicenda Bugetti non può essere circoscritta a Prato.
Francesco Torselli (nella foto), eurdopeutato di Fratelli d’Italia, non le manda a dire. E aggiunge: "Anche il vicesindaco, che ricopriva il ruolo già dalla precedente amministrazione, è coinvolto, segno che il fatto è l’ennesima crepa di un sistema che mostra segni di collasso. L’ultima conferma di un modello di potere della sinistra toscana che per anni ha occupato le istituzioni piegandole a logiche di partito, senza alcun rispetto per la cosa pubblica. Un sistema autoreferenziale, opaco. Auguro a Bugetti di chiarire la sua posizione ma Prato e la Toscana meritano ben altro: amministratori trasparenti, responsabili, liberi da ombre".