
Enrico Buoncompagni con il sindaco Giulia Mugnai, quando lui era ancora il suo vice
Figline Incisa (Firenze), 3 maggio 2023 - "Il lavoro di una giunta è quello di una squadra, nella quale la fiducia è fondamentale ed è venuta meno nei confronti del vicesindaco Buoncompagni nei giorni scorsi. Non si può più proseguire con il lavoro insieme: si sarebbe da ostacolo nel portare avanti l’azione amministrativa. A rimetterci sarebbero le cose da fare, le risposte ai cittadini da dare, la velocità necessaria per prendere le decisioni”. Il sindaco di Figline Incisa Giulia Mugnai ricostruisce i motivi che l’hanno portata a togliere le deleghe al suo ormai ex vice Enrico Buoncompagni affidandole, da oggi, a Giovanni Di Fede. E non usa mezzi termini. “Ormai da mesi si susseguivano voci su giochini di potere, che ancora fatico a comprendere, Buoncompagni sembrava portare avanti addirittura con membri dell’opposizione – dice la prima cittadina valdarnese -. Voci che sono apparse confermate, purtroppo, dalle vicende degli ultimi giorni, dal silenzio nel consiglio comunale di giovedì scorso e dalle richieste di chiarimento, da parte mia, cadute nel vuoto”. Il silenzio in consiglio comunale a cui si riferisce, riguarda l’annuncio della chiusura del gruppo consiliare “Per Figline Incisa”, di cui era rappresentante proprio Buoncompagni entrato in giunta in virtù di un un patto di maggioranza. Il gruppo, dopo il passaggio di Matteo Nocentini a Italia Viva, era rimasto composto da Umberto Ciucchi e Fabio Gabbrielli che lo hanno chiuso e riaperto come “Gruppo Socialista”. Alla relativa comunicazione in consiglio, Buoncompagni non aveva commentato. “Questi tipi di atteggiamento non sono tollerabili – continua Mugnai -, specie quando si sembra mettere in primo piano obiettivi personali e portare avanti una corsa in solitaria per essere il prossimo candidato sindaco; soprattutto se per farlo si tradisce la fiducia degli attuali compagni di lavoro e non si rema più insieme a chi è seduto accanto a te, ma invece si scende a patti con chi in questo momento è all’opposizione”. Nella politica, dice ancora il sindaco, “serve chiarezza che poteva esser fatta durante lo scorso Consiglio comunale o nei giorni successivi, ma questo non è avvenuto. Era necessaria una scelta netta da parte di Buoncompagni e, non essendoci stata da parte sua, non era fruttuoso per nessuno creare uno stallo nell’azione amministrativa, per ragioni politiche che risulterebbero incomprensibili ai nostri cittadini. Chi fa giochi di palazzo non può rimanere nella mia Giunta: qui, infatti, bisogna lavorare per i cittadini, portare a termine gli obiettivi di mandato che, insieme, ci siamo dati e non ci si può perdere in personalismi”. La scelta per l’affidamento delle deleghe che erano di Buoncompagni è ricaduta su Di Fede, uomo del Pd e “che vanta una lunga esperienza in campo amministrativo e ci garantirà di proseguire fin da subito, con dedizione, il lavoro avviato in questi anni passati – conclude Mugnai, la quale nel 2024 concluderà il suo secondo mandato amministrativo consecutivo -. La lunga esperienza di Di Fede, il suo patrimonio di relazioni e le sue profonde competenze ci permetteranno di correre dritti verso la realizzazione degli obiettivi prioritari dell'amministrazione senza tempi morti”.