ANTONIO TADDEI
Cronaca

Asfalto disastrato sulla Chiantigiana: "Rischia chi viaggia sull’ambulanza"

La denuncia dei volontari: "Anche le buche più piccole sono un’insidia per i pazienti traumatizzati"

Disagi per le ambulanze a causa dell’asfalto disastrato sulla Chiantigiana

Disagi per le ambulanze a causa dell’asfalto disastrato sulla Chiantigiana

Il problema di chi percorre le strade e si trova a scansare le buche su un asfalto particolarmente deteriorato, non riguarda solo gli automobilisti, chi è in sella a uno scooter o in bicicletta, ma anche le persone che si trovano all’interno di un’ambulanza, magari con seri traumi. Pazienti per i quali diventa complicato anche solo stare disteso (sebbene ben legato) su un lettino. Sono tante le segnalazioni che arrivano da chi tutti i giorni, in questo caso i volontari delle ambulanze, s’immette lungo la Sr 222 Chiantigiana di Bagno a Ripoli provenendo dal Chianti e uscendo dall’Autostrada a Firenze Sud per raggiungere l’ospedale di Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri.

In determinati tratti l’asfalto è costellato di avvallamenti e buche impossibili da scansare con un mezzo di soccorso e anche volendo andare piano, le sofferenze dei barellati è tanta. "Non vogliamo essere esagerati – raccontano alcuni volontari della Misericordia di San Casciano – ma ci son dei tratti sulla via Chiantigiana che per le persone traumatizzate, anche un minimo avvallamento con scosse improvvise può provocare sofferenze. Poi dipende anche dai codici di emergenza, delle condizioni atmosferiche come la pioggia, che impedisce di vedere i tratti sconnessi".

Un esempio? "Prima di arrivare sotto il ponte dell’autostrada a Ponte a Ema, c’è una specie di scalino sull’asfalto praticamente invisibile che fa sobbalzare il mezzo in maniera spaventosa, specie se si prende a velocità sostenuta". I volontari sono chiari, nessuna polemica contro nessuno, ma lanciano un appello affinché le strade che portano in questo caso all’ospedale di Santa Maria Annunziata, possano essere mantenute con più riguardo, per tutelare i pazienti senza aggiungere loro sofferenze in più per via della strada dissestata.