Terremoto politico a Figline Incisa

Dopo il passaggio di un consigliere a Italia Viva, il suo ex gruppo diventa "socialista", la sindaca Giulia Mugnai manda via il suo vice Enrico Buoncompagni. Si dimette anche la coordinatrice IV Francesca Sottili

La sindaca Giulia Mugnai con l'ormai ex vice Enrico Buoncompagni

La sindaca Giulia Mugnai con l'ormai ex vice Enrico Buoncompagni

Figline Incisa (Firenze), 30 aprile 2023 - Terremoto politico a Figline Incisa: a un anno dalle elezioni, il sindaco Giulia Mugnai manda via dalla giunta il suo vice in questi ultimi 4 anni, Enrico Buoncompagni. Tutta colpa, seppur indiretta, di Italia Viva. Matteo Nocentini, consigliere della lista civica di maggioranza “Per Figline Incisa” ha annunciato il suo passaggio a IV, pur continuando a sostenere la giunta di prevalenza Pd. Ma non si sa bene dove si collocherà: finora i renziani erano stati accolti nel gruppo della lista civica di Cristina Simoni.

“Avevamo deciso di ospitare da settembre la rappresentanza consiliare di ‘Azione e Italia Viva per il Terzo Polo’ – ricorda la consigliera comunale -, ma restando convintamente all’opposizione, fedele al mandato dei miei elettori“. Ora, annuncia, ”l’ospitalità del simbolo di Italia Viva si è conclusa anche in rispetto al percorso fatto insieme agli amici di Azione. Intanto l’ex gruppo di Nocentini non esiste più: i due consiglieri Umberto Ciucchi e Fabio Gabbrielli lo hanno sciolto per riaprirlo col nome di “socialista”. “Eravamo entrati in Azione – ricordano -, ma l’abbandono di Calenda di Più Europa per allearsi con IV ha determinato la nostra presa di distanza”. Senza Nocentini, possono vantare la loro identità socialista, sempre in maggioranza. Restava in bilico proprio il ruolo di Enrico Buoncompagni: è stato in giunta e vicesindaco proprio in quanto rappresentante di “Per Figline Incisa”, in virtù di un accordo di maggioranza. Ora quell’accordo, dice il sindaco Giulia Mugnai, non ha più senso. E annuncia che è fuori dalla giunta e assegnerà nei prossimi giorni le sue importanti deleghe e il ruolo di vicesindaco. Si dice sorpresa e amareggiata dal silenzio di Buoncompagni nell'ultimo consiglio comunale “di fronte alla chiusura dell'esperienza della lista civica di cui era espressione”. Si aspettava, dice, “uno sforzo di chiarezza da parte sua, perché riaffermasse anche lui la volontà di lavorare insieme al Pd verso le prossime amministrative, come fatto da Ciucchi e Gabbrielli: avrebbe spazzato via ombre e dubbi su quella che può apparire come una sua corsa solamente personale verso il futuro appuntamento elettorale. Ambiguità politiche sono incompatibili con la permanenza in giunta", Buoncompagni difende il suo silenzio: “Ho appreso, con sorpresa e sconcerto, solo durante il consiglio comunale di non avere più il sostegno di Ciucchi e Gabbrielli. Mi si imputa ambiguità politica? L'unica ambiguità è di chi ha modificato i patti con cui eravamo entrati in questa maggioranza”.

Si rammarica “constatando che l'azione amministrativa non ha avuto nessuno spazio nella valutazione della mia revoca, avendo prevalso logiche esclusivamente politiche, in vista di accordi per le future elezioni”. La revoca “dell’unico assessore non espressione del Pd, porta a costituire, ad un anno dalle elezioni, un esecutivo ad esclusiva trazione della sinistra, senza alcuna componente moderata”. Ma promette che il suo percorso civico non si fermerà qui. Il passaggio di Nocentini a Italia Viva ha provocato anche conseguenze sullo stesso partito, con le dimissioni della coordinatrice comunale Francesca Sottili.

“Ha annunciato la sua adesione in accordo con gli organismi provinciali e regionali, senza che questi ultimi si siano confrontati preventivamente con me: è una ferita insanabile al rispetto dei ruoli e alla democrazia interna di un organismo politico. Inoltre Nocentini ha preteso di cambiare in corso d'opera le alleanze, senza prima consultare l'organismo locale”.

Questo “smentisce quanto dichiarato dal coordinatore regionale Tommaso Triberti, sul fatto che i coordinatori costruiscono e decidono anche sulle eventuali  alleanze con altri partiti”. Il caso Nocentini, conclude Sottili, “ha esposto Italia Viva ad una posizione politica imbarazzante, visto che il Pd ha pubblicamente rifiutato le “avances” del neoconsigliere e ogni ipotesi di accordo tra Pd e Iv». Rassegna le dimissioni, garantendo il suo impegno sociale e politico. Ma fuori dal partito.  

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